Arianna Lago. La fotografa delle fiabe quotidiane
Fresche, delicate, spontanee: Queste sono le fotografie di Arianna Lago. L’artista italiana trapiantata a Los Angeles, lavora in analogico per ritrarre fiabe tratte dalla realtà quotidiana
Ancora all’inizio della sua carriera artistica, Arianna Lago ha già uno stile chiaro in mente. Colori pastello, fotografia analogica, e soggetti reali, spesso recuperati da ciò che si getterebbe via perché rovinato.
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Notizie biografiche di Arianna Lago
Un inizio cinematografico
Arianna è un’artista italiana, che attualmente vive e lavora a Los Angeles. Dopo gli studi di Sound Art e Design all’University of the Arts di Londra, si occupa inizialmente di cinema, pubblicità e televisione. Nel mentre, porta avanti la passione per la fotografia da autodidatta per conto proprio, rendendosi conto a poco a poco che è quella la sua strada. Fotografare senza regole e in analogico è una valvola di sfogo, che le permette di esprimere a pieno la sua creatività.
La carriera fotografica
Con grinta e desiderio di abbandonarsi all’istinto, trasforma la sua passione per le foto nel suo nuovo lavoro e occasione di ricerca. In parallelo agli incarichi per i clienti dei settori del lusso, della moda e dell’editoria, sperimenta soggetti più artistici e spontanei, catturati per caso. Il risultato di questo primo percorso creativo è stato raccolto nella sua prima mostra da Tempesta Gallery, a Milano, nel 2023.
Lo stile fotografico di Arianna Lago
I soggetti. Piccoli dettagli di quotidianità
In modo spontaneo e poetico, Arianna cattura piccoli scorci quotidiani, soprattutto tratti dalla natura. Frutta estiva, insetti, fiori e foglie più o meno rovinati, e dettagli del corpo umano. Ma non solo: anche gli scarti, ciò che è gettato via perché secco o andato a male, diventano arte attraverso il suo obiettivo.
Nel contemplare queste piccolezze sciupate, ma paradisiache, si riflette sul tema della sostenibilità, e dell’unicità del momento. Su come anche ciò che è comunemente brutto, possa trasformarsi in bellezza. È un inno al rispetto del mondo naturale, un riconoscimento di valore alla ciclicità della vita.
Colori pastello e scatti ravvicinati
La banalità e l’iniziale ribrezzo per i soggetti si trasformano in una fiaba, grazie a primi piani stretti, e tinte pastello. La fotografia analogica impreziosisce la spontaneità dello stile, donandole un tocco retrò, che richiede un lungo processo di sviluppo manuale. Il passato cinematografico dell’autrice giustifica l’occhio che ricorda le cromie di Woody Allen. I colori tenui, accompagnati da alte luci chiarissime, dipingono di fascino la realtà contemporanea.
Emma Sedini