Yoko Ono in mostra alla Tate Modern di Londra nel 2024

Un progetto espositivo completo che si concentra sui momenti chiave della carriera – e della vita – della storica compagna di John Lennon, tra opere, attivismo e performance

È prevista per febbraio 2024, la grande mostra personale di Yoko Ono alla Tate Modern di Londra, ad annunciarlo è stato il museo inglese sui suoi canali social. Un programma espositivo fitto di appuntamenti e che vede protagonisti anche la fotografa e attivista Zanele Muholi (che celebra le comunità LGBTQIA+) e l’artista finlandese Sàmi Outi Pieski (focalizzato sull’esplorazione dell’identità, della cultura e dell’ambiente). A loro, si affiancheranno anche una serie di mostre che celebrano artisti storici come il pittore statunitense di metà Ottocento, John Singer Sergent, e movimenti rivoluzionari della storia dell’arte.

Yoko Ono, Cut Piece, 1964-1965. Performed by the artist as part of New Works of Yoko Ono. Carnegie Recital Hall, New York City, March 21, 1965 © Yoko Ono. Courtesy of Yoko Ono

Yoko Ono, Cut Piece, 1964/1965. Performed by the artist as part of New Works of Yoko Ono, Carnegie Recital Hall, New York City, March 21, 1965. Filmed by David and Albert Maysles Duration: 8 minutes 27 seconds Mono sync sound © Yoko Ono, Courtesy of Yoko Ono

YOKO ONO ALLA TATE MODERN DI LONDRA NEL 2024

Figura di spicco tanto nell’arte concettuale e performativa, quanto nel cinema sperimentale e nella musica, Yoko Ono si è contraddistinta per il suo attivismo dedicato alle campagne ambientali e alla pace. La mostra intende restituire un ritratto veritiero dell’artista giapponese, raccogliendo oltre sessant’anni di ricerca, compresi gli anni vissuti a Londra quando incontrò John Lennon e composero assieme il celebre album, Imagine. Nel percorso saranno esplorate anche alcune delle performance più discusse e controverse di Yoko Ono, da Cute Piece realizzata nel 1964 al Carnegie Recital Hall di New York, dove il pubblico era invitato a tagliare i vestiti dell’artista, alla pellicola sperimentale (vietata) Film No.4 (Bottoms)del 1966/67 che ha dato vita a “petizione per la pace”. Opere su carta, oggetti e musica accompagneranno i visitatori alla scoperta dei suoi progetti attivisti più incisivi, quali Peace is Power (invitando il pubblico a partecipare con personali desideri di pace) e Wish Tree, ovvero la serie installativa “in progress” di alberi piantati dall’artista, iniziata nel 1996.

Valentina Muzi 

https://www.tate.org.uk/whats-on/tate-modern/yoko-ono

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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