Com’è la nuova serie di Zerocalcare su Netflix?
Dietro la produzione di ‘Questo mondo non mi renderà cattivo’ c’è la Movimenti Production, con un team di 300 persone, che ha valorizzato un racconto personale ma politico, schietto come sa essere il fumettista romano
Un formato più lungo e una storia dal respiro cinematografico. Questo mondo non mi renderà cattivo è una interessante sfida per il nostro Paese, e seppur la serie è targata Netflix, alla produzione c’è la Movimenti Production (con a capo Giorgio Scorza e Davide Rosio). Strappare lungo i bordi è stato un vero successo, una prova superata per Zerocalcare: il fumettista romano ha un suo pubblico affezionato, ma non era affatto scontato che avrebbe scelto di seguirlo in un contesto più pop. Ora, se da un lato la capacità dell’autore è stata quella di restare fedele a se stesso, alle sue storie e al suo percorso, dall’altro la Movimenti Production gli ha dato modo di poterlo fare definendo insieme l’approccio migliore. E Questo mondo non mi renderà cattivo è un riuscito prodotto italiano, che passa dal racconto privato, familiare, di quartiere a uno sguardo più esteso, connesso al sociale e al nostro presente.
LA NUOVA SERIE DI ZEROCALCARE PER NETFLIX
Questo mondo non mi renderà cattivo è una storia che un letterato come Albert Camus forse avrebbe apprezzato. Racconta dell’“altro”: qualcuno diverso da noi, un amico che ritorna (ma non si è ritrovato), persone che – costrette a fuggire dalla loro casa – non sono accettate in un territorio straniero. Si tratta sempre di una storia personale, perché concentra personaggi noti di Zerocalcare, ma è prima di tutto una storia politica. E oggi per raccontare storie politiche mantenendo il proprio netto punto di vista ci vuole coraggio. Il merito non è solo del suo autore, ma anche di chi gli ha permesso di sentirsi a proprio agio (nonostante l’ansia che lo contraddistingue da sempre!). “Abbiamo sempre avuto ben chiara l’idea di lavorare con un artista così abile a parlare in maniera schietta e al tempo stesso unica e irripetibile al proprio pubblico, perciò uno dei primi motivi di attenzione è stato rispettare il racconto, il punto di vista di Michele e il suo stile così potentemente generazionale, più di quanto sia stato fatto in precedenza. Anche in questa storia i protagonisti sono personaggi che possiamo incontrare realmente nella nostra vita, perciò ognuno di noi ha maturato un’esperienza molto soggettiva: il rischio era che qualcuno, a partire dalla pre-produzione fino alla chiusura dei singoli episodi, mettesse del proprio nella lavorazione della serie”, spiegano i Ceo di Movimenti Production.
LA SERIE DI ZEROCALCARE. UN LAVORO DI SQUADRA
Riguardo le tecniche di animazione, con Questo mondo non mi renderà cattivo si è alzata di molto l’asticella. È stata messa in gioco una squadra composta da numerosi artisti di alto livello: “Alla serie precedente hanno lavorato circa 200 persone, questa volta il team è stato ampliato fino a raggiungere le 300 unità tra tutte le professionalità che hanno contribuito alle diverse fasi di pre-produzione, produzione e post-produzione. Questo ci ha permesso di lavorare in modo più spedito su un formato più lungo, senza prolungare i tempi di attesa dei fan”, aggiunge Movimenti Production. “Ogni artista ha lavorato con grande passione e spirito propositivo, un aspetto che è stato molto apprezzato sia da noi sia da Zerocalcare, inserendo non solo idee interessanti per la resa di una scena ma anche diversi easter egg: dai fumetti alle locandine dei film con i titoli modificati, passando per le stesse persone della produzione presenti come ‘attori’ prestati ad alcune sequenze. Il pubblico si divertirà sicuramente a scovarne il più possibile durante la visione della serie”.
Margherita Bordino
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