Metaverso, Intelligenza Artificiale, tecnologie emergenti. Una giornata di studi sul Garda
Come sta affrontando l’Italia il tema dell’intelligenza artificiale? E quanto beneficiano gli artisti delle nuove tecnologie? Tante domande sul nostro futuro digitale nella giornata di studi organizzata dall’accademia LABA Brescia, dove gli studenti frequentano i corsi con un avatar
“La tecnologia come mezzo e non come fine”. Uno slogan, un programma per la giornata Metaverso. Un viaggio iperculturale, focalizzata su didattica dell’arte, realtà aumentata, intelligenza artificiale, più nella forma di palinsesto di incontri – aperto allo scambio di idee – che di convegno specialistico. Curata da LABA Libera Accademia di Belle Arti di Brescia, l’iniziativa si è tenuta il 20 giugno scorso, con il patrocinio del Ministero della Cultura, al Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera, e ha visto l’avvicendarsi di grandi esperti e appassionati della materia per una giornata all’insegna delle tecnologie XR, spatial computing, WEb3, Metaverso, e molto altro.
METAVERSO E INTELLIGENZA ARTIFICIALE. IL CONVEGNO DI LABA
Il convegno, concepito come una vera e propria drammaturgia all’insegna dell’arte e della tecnologia, nasce dall’esigenza di unire la ricerca sul Metaverso, avviata un anno fa da un gruppo di docenti programmatori, scenografi, creativi e architetti dentro e fuori dal web, con la ricerca e i risultati di studiosi, esperti, artisti e operatori del settore in Italia e all’estero. Dunque sul palco si sono alternati artisti, esperti e ricercatori con performance, momenti esperienziali e incontri inaspettati.
Dopo i saluti istituzionali (con il benvenuto del Direttore artistico LABA Brescia Marco Senaldi), il dibattito è entrato nel vivo sulla questione dell’Intelligenza Artificiale. A Luciano Floridi, Professore di Filosofia ed Etica dell’Informazione all’Università di Oxford, il compito di condividere le prospettive riguardo all’etica dell’AI: argomento essenziale per approfondire i rischi e le opportunità connessi alle “macchine intelligenti”, e più che mai attuale, considerando il rilascio dell’AI ACT da parte della commissione Europea, che prova proprio a regolare un uso etico dell’intelligenza artificiale.
L’ITALIA E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Cosa ne farà l’umanità, di questa tecnologia a “intelligenza” zero? La userà troppo, o troppo poco? La userà male? “La questione ora è politica. Non è possibile che il Governo italiano non si sia ancora focalizzato sul digitale” ha sottolineato Floridi, evidenziando la posizione arretrata dell’Italia rispetto a paesi come Stati Uniti e Regno Unito che stanno guidando la rivoluzione. “Mentre il mondo cambia, noi continuiamo a pensare ad altro. Il rischio è che tra qualche anno ci si domandi dove fossimo quando tutto questo stava succedendo. L’Italia è già molto indietro, rischia di esserlo sempre più”.
Anche Lorenzo Montagna, presidente italiano di Virtual Reality & Augmented Reality Association e Fondatore di Seconda Stella, evidenzia come la maggior parte degli investimenti nel settore derivi dalle grandi corporate statunitensi: “Le aziende che investono sono le solite, da Amazon a Google, a Facebook ora Meta, le stesse che oggi licenziano per assumere, domani, nuovi profili da metaverso”.
LE POTENZIALITÀ DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE E DELLE TECNOLOGIE EMERGENTI
Le tecnologie immersive ed emergenti, in quanto prossima computing platform, offriranno nuove prospettive ad aziende, professionisti e artisti, e durante il mio intervento ho enfatizzato come questi trend influenzeranno diversi settori.
Dalle capacità della Generative AI nel coinvolgere il pubblico all’interno dell’atto creativo allo Spatial Computing, che garantirà progressi verso la totale digitalizzazione di persone, oggetti e degli ambienti circostanti portando a un miglioramento complessivo delle interazioni con i contenuti virtuali, rendendoli di conseguenza, sempre più interconnessi. Nei prossimi anni questi trend cresceranno ancora. Si pensi all’AR, che attraverso la totale digitalizzazione di persone, oggetti e degli ambienti circostanti, risponderà all’esigenza del pubblico in cerca di nuove esperienze in diversi ambiti: entertainment, retail, acquisti, assistenza virtuale, arte, turismo ed education. E infine, il volumetric e motion capture e la virtual production che offrono ad aziende e artisti la possibilità di creare e produrre contenuti aumentando la scalabilità e diminuendo i costi.
GLI ARTISTI E IL METAVERSO
I brand della moda sono alla frontiera del cambiamento e sempre di più stanno allargando i loro confini all’interconnessione con arte, design, intrattenimento, musica e tecnologia. Ma in futuro vedremo più attivazioni non solo nel settore del fashion, bensì in ogni ambito, dall’arte all’educazione, all’intrattenimento; per questo ci sarà necessità di nuovi talenti, capaci di dare vita a nuovi mondi e linguaggi. Saranno proprio questi artisti, che conoscono tutte le pipeline, e che noi, in MIAT, hub educativo e creativo per le arti e le tecnologie immersive, chiamiamo ArTech, che sono e saranno le principali risorse con le quali si ideano e sviluppano i progetti, contenuti ed esperienze immersive anche per il Web3 e Metaverso. Sono menti divergenti che uniscono skills creative ed artistiche uniti a una profonda conoscenza trasversale delle tecnologie emergenti, conoscono tutte le pipeline, e possiedono una visione politica ed olistica dei processi e del business. Per loro la creatività è un mix di arte e tecnologia con pensiero convergente e divergente e devono essere formati con tecniche miste visive e spaziali hands-on.
L’artista Francesco d’Isa ne ha dato dimostrazione durante il convegno, realizzando l’immagine dell’evento: “Disegnare con l’intelligenza artificiale non è come dipingere un quadro a olio, ti costringe a imparare un linguaggio non naturale, tra uomo e macchina, dove anche gli errori diventano un atto creativo, come nell’arte dal vivo”.
METAVERSO E DIDATTICA
A proposito di metaversi didattici, LABA, attraverso un progetto sperimentale, ha permesso a tutti i suoi mille studenti di partecipare ai corsi con un proprio avatar, nello spazio del metaverso, per vivere esperienze virtuali applicate ai diversi ambiti disciplinari trattati nei corsi, dal graphic design alla fotografia, dal cinema alla pittura, dalla scenografia al fashion design.
La giornata si è confermata dunque ricca di stimoli e spunti per esplorare nuovi orizzonti di possibilità, una traccia da seguire nel prossimo futuro.
Elisabetta Rotolo
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