Performance tutta l’estate in Trentino. Gli appuntamenti di Centrale Fies

Inaugura la stagione estiva del centro di ricerca per le pratiche performative contemporanee ospitato in una ex centrale elettrica del Trentino, con mostre, performance e talk

A partire dall’estate 2020, certo complicata dalle restrizioni pandemiche, Centrale Fies ha abbandonato la consueta formula del festival – lo storico Drodesera, tradizionalmente nella seconda metà di luglio – a favore di aperture periodiche durante i mesi estivi, concepite non tanto quali vetrine quanto come occasioni di condivisione di innovativi percorsi di ricerca artistica. Una scelta replicata anche per la stagione 2023, che si apre il 29 giugno con l’inaugurazione della mostra collettiva di natura performativa The Naked Word (visitabile fino al 31 luglio), e prosegue dal giorno successivo fino al 2 luglio con LIVE WORKS Free School of Performance; vede poi un nuovo appuntamento dal 14 al 16 luglio con apap FEMINIST FUTURES e si conclude a settembre, dal 21 al 23, con Enduring love.
Tre appuntamenti durante i quali Centrale Fies consentirà al pubblico di conoscere ed esplorare quel “movimento simbiotico, performante e profondamente legato al territorio e all’altrove”, così spiega Barbara Bonisegna, direttrice artistica e founder della realtà trentina, messo in atto “attraverso public programma, open call, free school, residenze artistiche”.

CENTRALE FIES. GLI APPUNTAMENTI ESTIVI DEL 2023

The Naked Word, curata da Barbara Boninsegna insieme a Simone Frangi, è una mostra collettiva che si inserisce nel ciclo di esposizioni dedicate da Centrale Fies alla relazione fra gli oggetti e le loro attivazioni. Gli artisti coinvolti sono Marco Giordano, Jota Mombaça, Tarek Lakhrissi, Florin Flueras e Alina Popa e le loro opere/installazioni non saranno contorno statico della programmazione della contemporanea LIVE WORKS Free School of Performance, bensì diventeranno oggetto o soggetto delle performance in cartellone, realizzate dai Live Works Fellow, poliedrici artisti provenienti da varie aree del mondo: Bassem Saad con Sanja Grozdanić, Yoojin Lee, Eoghan Ryan, Alice Giuliani con Camilla Strandhagen, Teo Ala-Ruona con Artor Jesus Inkerö, Thalia Pigier ed Endi Tupja. Lavori creati nel corso di un anno di ricerca e sviluppati anche con l’accompagnamento di Guest Artists di fama internazionale quali Rabih Mroué, Lina Majdalanie con Mazen Kerbaj, Harald Beharie eNkis; tutti ospiti in questo primo rendez-vous estivo, durante il quale presenteranno ciascuno una propria performance.  Ad arricchire il programma, i talk e poetry reading della Live Works free school of performance con Sinthujan Varatharajah, Francesca De Rosa e Lola Olufemi; e, per il secondo anno consecutivo, la AGITU IDEO GUDETA fellowship, assieme a Razzismo Brutta Storia e BHMF – Black History Month of Florence, con l’artista selezionata lo scorso anno, Soukaina Abrour, e finalizzata a individuare strumenti utili al contrasto delle discriminazioni etno-razziali nel campo della ricerca artistica performativa.

Florin Flueras, Collapse Yoga

Florin Flueras, Collapse Yoga

LA PROGRAMMAZIONE DI CENTRALE FIES

A metà di luglio ritorna l’appuntamento con apap FEMINIST FUTURES, curato da Barbara Boninsegna con il regista-artista Filippo Andreatta, e incentrato sulla riflessione su una creatività certo femminista ma, meno banalmente, ascrivibile a quello che viene definito “femminismo intersezionale”, ovvero un movimento che guarda alle interconnessioni tra diverse oppressioni, come quelle di genere, razza, classe, orientamento sessuale, disabilità. Il fitto programma di performance, installazioni e dibattiti/talk vede la presenza di Selma Selman, Florin Flueras, Milla Koistinen, Chiara Bersani, Stina Fors, Thais Di Marco e Hatis Noit. Negli stessi giorni, poi, si terrà la Feminist School, animata da Mihaela Drăgan, Sara Marchesi e Muna Mussie in dialogo con Zasha Colah e Chiara Bersani. A concludere il programma estivo, a fine settembre, Enduring love, un’occasione per ospitare i lavori di quegli artisti che in Centrale Fies hanno trovato uno spazio di ascolto e fiducia in cui sviluppare la propria proposta drammaturgica: OHT, Sotterraneo, Sergi Casero Nieto, Marco D’Agostin, Mali Weil, Collettivo Cinetico, Anagoor, Alessandro Sciarroni e le più giovani Giulia Crispiani ed Emilia Verginelli. Una relazione lavorativa e affettiva ancora felicemente viva e fertile…

Laura Bevione

www.centralefies.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Laura Bevione

Laura Bevione

Laura Bevione è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo. Insegnante di Lettere e giornalista pubblicista, è da molti anni critico teatrale. Ha progettato e condotto incontri di formazione teatrale rivolti al pubblico. Ha curato il volume “Una storia. Dal…

Scopri di più