Scales of transformation Tra Architettura e Ingegneria Chimica
Prima mostra di Cultura Politecnica.
Comunicato stampa
Che cosa accomuna architetti e ingegneri chimici?
Lo scopriremo in questa mostra che esplora le connessioni fra architettura e ingegneria chimica rivelando affinità inedite, superando luoghi comuni, non per dare risposte, ma per porre domande e offrire ai visitatori spunti per una conoscenza più approfondita e critica.
Architettura e ingegneria chimica hanno a che fare con la trasformazione della materia alle diverse scale dalla più piccola rappresentata dalla casa con i suoi spazi interni agli edifici, dalla città fino al paesaggio attraverso un’azione progettuale che interviene sulla natura per cercare di rispondere ai bisogni della collettività, grazie a processi industriali che rendono l’innovazione tecnologica disponibile per tutti, non senza conseguenze sull’ambiente e la società.
Un racconto che si sviluppa su più livelli di comunicazione e rinuncia ad una scientifica trattazione sistematica per svolgersi attraverso la selezione di alcune “storie” emblematiche rappresentate con immagini, oggetti, disegni, simulazioni e modelli, attuali e d’archivio che espongono, in una prospettiva cronologica, le tante e inaspettate connessioni mettendole in relazione con il contesto storico, economico, produttivo, sociale, culturale nei 160 di storia del Politecnico di Milano.
Con “Scales of Transformation. Tra Architettura e Ingegneria chimica” il Politecnico di Milano inaugura un ciclo di mostre che racconta e valorizza la “cultura politecnica”: un approccio alla scienza, alla tecnologia, all’arte che integra la cultura tecnica con quella umanistica come forma di conoscenza, valorizzando il progetto come unico modo per intervenire sulla società e sull’ambiente in un’ottica di sostenibilità.
Le mostre, rivolte al grande pubblico, perseguono la missione dell’università che è quella di aprirsi alla città, condividere risultati, generare conoscenza nei confronti della società civile.