Con la cultura si mangia eccome. Parola di Manuel Barroso, in visita al MAXXI
Parole sante, verrebbe da dire. Parole che ci piacerebbe sentire dai nostri governanti, piuttosto che certe uscite poco felici sullo stile dell’ormai celebre motto (di spirito?) tremontiano “la cultura non si mangia”. José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea, arriva domenica a Roma per incontrare Napolitano, Berlusconi e Draghi. E nell’attesa dei suoi rendez-vous istituzionali, […]
Parole sante, verrebbe da dire. Parole che ci piacerebbe sentire dai nostri governanti, piuttosto che certe uscite poco felici sullo stile dell’ormai celebre motto (di spirito?) tremontiano “la cultura non si mangia”.
José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea, arriva domenica a Roma per incontrare Napolitano, Berlusconi e Draghi. E nell’attesa dei suoi rendez-vous istituzionali, che fa? Si trastulla tra le sale di un Museo d’Arte Contemporanea. Visita privata al MAXXI, dunque, con tour personale guidato dal Presidente Pio Baldi, dalla Direttrice Anna Mattirolo e da Luigia Lonardelli, assistant curator della mostra di Pistoletto. E qui parte la dichiarazione affilata, una frase che suona come una dritta per le istituzioni italiane: “Stiamo vivendo un momento economicamente difficile, ma l’educazione e la cultura non devono essere i settori che pagano per questa crisi. La diversità culturale e la creatività sono la principale ricchezza dell’Europa”. Riconoscere alla cultura un ruolo primario nei processi di sviluppo di un paese, anche solo in un’ottica puramente manageriale che punti a sfruttare le immense risorse di un paese come il nostro: un messaggio così ostico per la classe politica italiana? (h.m.)
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