E fu il Campidoglio bis. 500 anni dopo Michelangelo, Paolo Desideri ripensa una cittadella amministrativa del Comune di Roma. Zona calda, tra Eataly e gli ex Mercati
Parrebbe cosa fatta. Con apertura dei lavori a inizio 2013, l’imponente progetto per il Campidoglio 2 a Roma, zona Ostiense, vedrà la luce in un futuro molto prossimo. Dopo un primo bando voluto da Veltroni nel 2008 (ai tempi vinto dall’Ati Studio Altieri-Mca, ma mai portato a termine con la grande delusione dei fan di Mario […]
Parrebbe cosa fatta. Con apertura dei lavori a inizio 2013, l’imponente progetto per il Campidoglio 2 a Roma, zona Ostiense, vedrà la luce in un futuro molto prossimo.
Dopo un primo bando voluto da Veltroni nel 2008 (ai tempi vinto dall’Ati Studio Altieri-Mca, ma mai portato a termine con la grande delusione dei fan di Mario Cucinella), un nuovo bando è stato lanciato dall’attuale amministrazione, che vedeva contrapposte due cordate: una prima composta da Astaldi/ABDR/Proger e Enetec, ed una seconda più imponente composta da Condotte/Transit/Valle/Architetti Associati/ Seico e Sintel Engineering. Ad aggiudicarsi l’appalto da 193 milioni di euro in project financing pare sia stata la prima, con Paolo Desideri a capo del team di progettazione definitiva ed esecutiva.
Un progetto immenso ed ambizioso: realizzare 135 mila mq divisi in 5 corpi di fabbrica, per ospitare 4350 dipendenti comunali, 2000 posti auto in parcheggi multipiano, un auditorium da 800 posti, 11 mila mq di verde pubblico, sala conferenze, biblioteca, asilo nido, palestra, 9 mila mq si servizi alla cittadinanza, aree ristoro e 33 mila mq della ex Manifattura Tabacchi. Tutto in soli 980 giorni, ovvero meno di tre anni. Insomma, il nuovo hub del Comune di Roma dopo la ‘cittadella amministrativa’ realizzata per volere del Papa Farnese nel Cinquecento da Michelangelo Buonarroti sul colle Campidoglio.
Il project financing prevede non solo la progettazione e la costruzione dei nuovi edifici, ma anche la loro gestione per i prossimi 30 anni, la manutenzione ordinaria e straordinaria e le spese di trasloco per quasi tutti gli uffici capitolini (nella storica sede resteranno solo gli organi politici e le funzioni di rappresentanza) che però così smetteranno di gravare in quanto ad affitti passivi sull’amministrazione
Il lotto scelto rientra in un’area di intervento che sta vedendo sorgere – uno dopo l’altro – edifici dal sapore contemporaneo o riqualificazioni di manufatti esistenti. Nelle vicinanze infatti è recente l’inaugurazione di Eataly e di Casa Italo nell’Air Terminal Ostiense – costruito dall’architetto Julio Lafuente per i Mondiali del ’90 – cosi come il progetto di Rem Koolhaas per la gli ex Mercati Generali, e poi i lavori per il Macro e la Pelanda a Testaccio e il ponte viadotto a Garbatella, inaugurato lo scorso 25 giugno, che crea un collegamento viario forte, ricucendo due quartieri limitrofi finora divisi dalla ferrovia.
Dopo un primo bando voluto da Veltroni nel 2008 (ai tempi vinto dall’Ati Studio Altieri-Mca, ma mai portato a termine con la grande delusione dei fan di Mario Cucinella), un nuovo bando è stato lanciato dall’attuale amministrazione, che vedeva contrapposte due cordate: una prima composta da Astaldi/ABDR/Proger e Enetec, ed una seconda più imponente composta da Condotte/Transit/Valle/
Un progetto immenso ed ambizioso: realizzare 135 mila mq divisi in 5 corpi di fabbrica, per ospitare 4350 dipendenti comunali, 2000 posti auto in parcheggi multipiano, un auditorium da 800 posti, 11 mila mq di verde pubblico, sala conferenze, biblioteca, asilo nido, palestra, 9 mila mq si servizi alla cittadinanza, aree ristoro e 33 mila mq della ex Manifattura Tabacchi. Tutto in soli 980 giorni, ovvero meno di tre anni. Insomma, il nuovo hub del Comune di Roma dopo la ‘cittadella amministrativa’ realizzata per volere del Papa Farnese nel Cinquecento da Michelangelo Buonarroti sul colle Campidoglio.
Il project financing prevede non solo la progettazione e la costruzione dei nuovi edifici, ma anche la loro gestione per i prossimi 30 anni, la manutenzione ordinaria e straordinaria e le spese di trasloco per quasi tutti gli uffici capitolini (nella storica sede resteranno solo gli organi politici e le funzioni di rappresentanza) che però così smetteranno di gravare in quanto ad affitti passivi sull’amministrazione
Il lotto scelto rientra in un’area di intervento che sta vedendo sorgere – uno dopo l’altro – edifici dal sapore contemporaneo o riqualificazioni di manufatti esistenti. Nelle vicinanze infatti è recente l’inaugurazione di Eataly e di Casa Italo nell’Air Terminal Ostiense – costruito dall’architetto Julio Lafuente per i Mondiali del ’90 – cosi come il progetto di Rem Koolhaas per la gli ex Mercati Generali, e poi i lavori per il Macro e la Pelanda a Testaccio e il ponte viadotto a Garbatella, inaugurato lo scorso 25 giugno, che crea un collegamento viario forte, ricucendo due quartieri limitrofi finora divisi dalla ferrovia.
– Giulia Mura
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