L’apocalisse rurale di Forbici. Paesaggi da una terra avvelenata per incuria

Alberi sofferenti, pozze stagnanti e campi ormai sterili. Storie di ordinario inquinamento. affidate a una pittura carica di risentimento e a una tavolozza di impronta decisamente tedesca. Succede da Rizzi & Ritter a Milano, fino al 26 ottobre.

Basterebbe poco, davvero pochissimo: trattamenti semplici ed economici quelli necessari a rendere inerti scarti di lavorazione che, così come sono, risultano invece letali. Ma in quella fabbrica nella civilissima Slovenia non se ne curano: lo sversamento di liquami in aperta campagna, segno di incuria letale, ammorba il terreno e appesta le bestie, in uno scenario di fetida ed umida desolazione. Jernej Forbici (Maribor, 1980) conduce da tempo la propria battaglia per fermare l’eco-scempio, traducendo il proprio sconcerto su tela. Paesaggi che vanno dal minuscolo al grande formato: pianure graffiate dalle tracce bianche e rosse degli inquinanti, campiture pastose e irrespirabili; la pellicola pittorica abrasa, scheggiata, stuprata. Un cielo basso eppure lontanissimo, irrimediabilmente senza speranza.

Francesco Sala

Milano || fino al 26 ottobre
Jernej Forbici – Last flowers
a cura di Fortunato D’Amico
BIANCA MARIA RIZZI & MATTHIAS RITTER
Via Tertulliano 70
02 58314940
[email protected]
www.galleriabiancamariarizzi.com

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