Sì, viaggiare. Con bloc notes al seguito, possibilmente. Tutte le foto de “Le metamorfosi del viaggiatore”, una mostra a Milano in punta di matita. Tra disegni, carnet, fumetti
Un concorso dedicato a fumettisti, artisti e illustratori italiani e stranieri. Prima edizione di un evento promosso dall’Associazione Illustratori, a Milano. Presidente della giuria il carnettista Stefano Faravelli, mentre centododici sono gli artisti selezionati, tra nomi emergenti e volti noti, da Paolo D’Altan a Paolo Rui. Il risultato? “Le metamorfosi del viaggiatore”, una mostra aperta […]
Un concorso dedicato a fumettisti, artisti e illustratori italiani e stranieri. Prima edizione di un evento promosso dall’Associazione Illustratori, a Milano. Presidente della giuria il carnettista Stefano Faravelli, mentre centododici sono gli artisti selezionati, tra nomi emergenti e volti noti, da Paolo D’Altan a Paolo Rui. Il risultato? “Le metamorfosi del viaggiatore”, una mostra aperta fino al 2 dicembre 2012 all’interno della Galleria Gruppo Credito Valtellinese, che espone centoventitré opere singole, diciotto carnet di viaggio e nove fumetti. Una mostra che esplora tutte le sfaccettature del viaggio, tema del concorso: da quello interiore, a quello immaginario, da quello fantastico legato a una lettura o a una visione, a quello avventuroso e senza meta di chi non ha nulla da perdere. Viaggi low cost, viaggi mai realizzati, ricordi, last minute, sogni e racconti di vita. Estremi, solitari, interrotti, verso Oriente, coast to coast o anche solo nella propria città.
Ogni artista aveva un viaggio da immaginare, da ricordare, da raccontare offrire agli occhi del pubblico. Artribune ha dato un’occhiata e vi racconta quel che ne è venuto fuori, con una speciale gallery che raccoglie le immagini più belle. Taccuino a portata di mano e zaino in spalla: il viaggio ha inizio. In punta di matita o di pennello, tra fiumi di china o oceani di acquerelli, dopo aver visto questa mostra si affronta una partenza con spirito diverso. Come dimenticare, la prossima volta che si sta per prendere un aereo, di infilare in valigia un bloc notes? Probabile che la voglia contagi anche noi: viaggiando, tratteggiare sul foglio un Duomo o una Moschea, abbozzare con poche linee le dune di Merzouga o la gobba di un dromedario, o magari ritrarre su un tovagliolo di carta i passanti frettolosi dal tavolino di un bar della Fifth Avenue…
– Silvia Moretti
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