Come vien fuori una mostra di Sissi? Siamo andati a sbirciare il backstage alla Fondazione Volume!, a Roma: ecco le immagini…
Uno spazio espositivo che diventa un libro, “da attraversare, le sue stanze pagine da leggere, da capire, da studiare”. Ne ha vissute, di metamorfosi, lo spazio romano della Fondazione Volume!, a via San Francesco di Sales: anzi, si farebbe prima a dire che a ogni mostra, le sale mutano profondamente, con interventi spesso anche “fisici”, […]
Uno spazio espositivo che diventa un libro, “da attraversare, le sue stanze pagine da leggere, da capire, da studiare”. Ne ha vissute, di metamorfosi, lo spazio romano della Fondazione Volume!, a via San Francesco di Sales: anzi, si farebbe prima a dire che a ogni mostra, le sale mutano profondamente, con interventi spesso anche “fisici”, murari.
Stavolta la trasformazione è più morbida, intellettuale: ad imporla è Sissi, con il progetto Volume interno, a cura di Claudia Gioia, che sviluppa la sua personale analisi dell’anatomia umana. I disegni esposti, come tavole anatomiche, tracciano una sorta di mappa sulle pareti della galleria, “in un gioco semiotico che diventa percorso cognitivo ed esperienziale, fatto di continui rimandi simbolici tra dentro e fuori”. Il giorno dell’ inaugurazione, che è domani 25 ottobre, l’artista illustrerà, come in una lezioni di anatomia, le tavole esposte: ma Artribune è andata a sbirciare prima, ed ecco Sissi al lavoro con l’allestimento…
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