Ma c’entreranno 760 biciclette su un palcoscenico? Sì, alla galleria Continua di San Gimignano ce le ha messe Ai Weiwei, ecco il reportage fotografico
Dai cento modelli di villa, studiati da altrettanti diversi studi d’architettura di 27 paesi per un progetto non ancora realizzato nella Mongolia Interna, alla maquette dello stesso che occupa quasi interamente la platea; dalle 760 biciclette di Staked, simbolo universale del popolo cinese, a Bubble of Twenty Five, 25 bolle di ceramica blu prodotte negli […]
Dai cento modelli di villa, studiati da altrettanti diversi studi d’architettura di 27 paesi per un progetto non ancora realizzato nella Mongolia Interna, alla maquette dello stesso che occupa quasi interamente la platea; dalle 760 biciclette di Staked, simbolo universale del popolo cinese, a Bubble of Twenty Five, 25 bolle di ceramica blu prodotte negli antichi forni della capitale della ceramica imperiale, Jingdezhen. Occupa in ogni sua parte gli spazi dell’ex teatro, Ai Weiwei, la cui mostra – di taglio musealE, ma che nessun museo in Italia avrebbe la forza di far – si inaugurava ieri nella storica sede della Galleria Continua di San Gimignano.
Ad affiancare il big cinese, il nuovo suggestivo lavoro Routes And Stars di Giovanni Ozzola, classe 1982, esposto all’Arco dei Becci, dove su pannelli di ardesia dello spessore di 1 cm, installati a pavimento, l’artista riporta le immagini di astri nascenti. L’installazione completamente immersa nella buia atmosfera dello spazio emerge grazie solo ai 3 fari direzionali che squarciando le tenebre ne rendono possibile la fruizione. Noi c’eravamo, ed ecco il fotoreport di tutto…
– Valentina Grandini
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