Umanizzare gli ospedali per bambini con l’architettura ludica
Il gioco cura. Questa la convinzione alla base dell’attività della Fundación Juegaterapia, che opera con interventi di design nei reparti di lunga degenza per i piccoli pazienti
La Fundación Juegaterapia è un’organizzazione senza fini di lucro che ha lo scopo di migliorare la qualità della vita dei piccoli pazienti e favorire l’umanizzazione degli ospedali con interventi psicosociali che promuovano il gioco, l’arte e la creatività come strumenti di benessere. Fondata nel 2010, con sede a Madrid, la Fundación Juegaterapia nel corso degli anni ha dato vita a numerosi progetti. Tra i vari interventi nella capitale spagnola, rientrano i giardini con elementi ludici sui tetti dell’Ospedale La Paz, dell’Ospedale 12 de Octubre e dell’Ospedale Gregorio Marañón; un altro giardino pensile è stato realizzato all’Ospedale La Fe di Valencia. Si occupa inoltre della creazione di piccole sale cinematografiche negli ospedali pediatrici e della trasformazione delle stanze a disposizione in una sorta di “stazioni lunari”, con un design spaziale, allegro e rilassante. Con molti progetti in progress in Spagna, la Fundación Juegaterapia è prossima al debutto in Portogallo.
Intervista a Esther Pereira di Fundación Juegaterapia
Quali sono i riferimenti culturali che utilizzate per i progetti degli ambienti negli ospedali? Il mondo delle fiabe, la natura, il futuro o cos’altro ancora?
Non abbiamo una linea specifica definita. Utilizziamo temi diversi, come il mondo marino, la luna, le galassie, i giardini emblematici di una città e rappresentazioni di favole per bambini. L’obiettivo è che i piccoli ricoverati possano sviluppare la loro creatività e immaginazione e che possano interagire con questi spazi.
Come si crea un’architettura pensata per giocare? Gli spazi devono prevedere fin dall’inizio una sezione dedicata ai giochi?
Gli studi di architettura con cui collaboriamo abitualmente sanno che lo scopo principale della Juegaterapia è quello di rendere più divertenti le lunghe degenze dei bambini malati di cancro, utilizzando come elemento principale il gioco. Gli spazi che progettiamo devono considerare sempre il fattore gioco. Includiamo console e videogiochi come presenze principali del gioco, ma ci sono molti altri stimoli.
Oltre al progetto delle architetture, esiste anche quello legato agli oggetti e agli arredi per questi spazi?
Sì, progettiamo mobili ed elementi specifici per ogni progetto. Ci sono alberi, astronavi, casette, lampade a forma di nuvola, dettagli decorativi e sedute speciali per far leggere tranquillamente i bambini, tavoli da studio all’interno delle aule scolastiche che si trovano negli stessi ospedali. Progettiamo anche mobili per uso medico, molto richiesti dal team infermieristico.
Immagino ci sia uno studio particolare dei colori. Quali sono le linee guida?
I colori giocano sempre un ruolo importante nei nostri progetti: ogni volta li scegliamo pensando al beneficio emotivo. Dato che ci rivolgiamo a pazienti con lunghe degenze ospedaliere, prediligiamo colori che producano un po’ di relax e che non affatichino gli occhi. In genere sono toni pastello, ma con una gamma cromatica molto ampia.
Questo tipo di spazi è diverso a seconda dell’età dei piccoli ospiti?
Gli spazi sono generalmente adatti a un’età compresa tra i 3 ei 16 anni. Ma pensiamo anche agli adolescenti.
Architettura ludica e cura nei progetti di Juegaterapia
Potrebbe descrivere la composizione di un paio di spazi creati negli ospedali per piccoli pazienti? Quali sono gli elementi ricorrenti?
Abbiamo un gran numero di progetti negli ospedali: giardini pensili, cinema, stazioni lunari, oltre al design di aule ospedaliere, spazi radiologici e per la risonanza magnetica. Gli ambienti più suggestivi sono i cinema: decoriamo aree dismesse all’interno dell’ospedale con poltrone cinematografiche, un teatrino, un grande schermo cinematografico ed elementi decorativi con temi diversi. Sono spazi che i bambini apprezzano soprattutto nel fine settimana, quando possono andare al cinema a vedere i loro film preferiti come facevano quando erano fuori dall’ospedale. L’altro progetto di punta della nostra fondazione sono i giardini pensili. Sono spazi in disuso di circa mille metri quadrati in cui integriamo dotazioni per il gioco come qualsiasi altro parco di una città.
La pratica di strutture simili è diffusa nel mondo? Quali sono i più importanti?
La decorazione e il design dei nostri progetti sono tutti originali. A livello europeo siamo stati i pionieri nella realizzazione di parchi giochi sui tetti degli ospedali.
Ci sono architetti specializzati in questo tipo di progetti? Lavorano nel tuo team o sono professionisti con i propri studi?
Sì, ci sono architetti specializzati solo in spazi per bambini. Sono professionisti che hanno il loro studio ma collaborano da tempo ai nostri progetti. Li consideriamo quasi parte del nostro team.
Mario Gerosa
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