Musei, in arrivo la riforma Sangiuliano: nella bozza ci sono 17 nuovi musei autonomi
Il Dpcm andrà a modificare il regolamento del Ministero. E tre istituti passano da seconda a prima fascia, a Torino, Firenze e Napoli
Tante le novità, riportate da AgCult, nella bozza del Dpcm che porta il nome del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che andrà a modificare il regolamento del dicastero. La prima e più importante (anticipata dal ministro al Festival di Trento) è che i luoghi della cultura dotati di autonomia speciale dai 44 attuali toccheranno quota 60, con 17 musei autonomi di nuova istituzione.
Le new entry sono ad oggi dipendenti dalle diverse Direzioni Regionali, gli uffici ministeriali che hanno il compito di indirizzare, coordinare, diramare linee guida e sovrintendere al corretto avvio, allo sviluppo e alla realizzazione del Sistema museale nazionale. Sono le Residenze Reali Sabaude; i Musei Archeologici Nazionali di Venezia e della Laguna; i Musei Nazionali di Ferrara (che vedrebbe tolto al circuito delle Gallerie Estensi il tassello della Pinacoteca Nazionale); i Musei Nazionali di Ravenna; il Museo Archeologico Nazionale di Firenze; le Ville e Residenze Monumentali Fiorentine; i Musei Nazionali di Pisa; i Musei Nazionali di Lucca; i Parchi Archeologici della Maremma; il Pantheon e Castel Sant’Angelo; i Musei e Parchi Archeologici di Praeneste e Gabii; le Ville Monumentali della Tuscia; il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Chieti; i Musei Nazionali del Vomero; i Musei e Parchi Archeologici di Capri; il Castello Svevo di Bari; i Musei e Parchi Archeologici di Melfi e Venosa.
I musei che passano in prima fascia
La seconda è che tre musei, già dotati di autonomia, passano da seconda a prima fascia (cioè gli istituti classificati come “uffici di livello dirigenziale generale”): i Musei reali di Torino, la Galleria dell’Accademia e i Musei del Bargello di Firenze (che verranno fusi) e il Museo archeologico nazionale di Napoli, come già anticipato dal ministro.
L’approvazione in via preliminare della riforma Sangiuliano
Il 26 luglio il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare l’intervento di riorganizzazione dei musei statali italiani avanzato da Sangiuliano. “L’autonomia concessa ad alcuni grandi musei è una scelta operativa che consente di elevarne la qualità e la fruibilità. Essere autonomi significa avere una gestione manageriale che permette decisioni rapide nell’ottica della tutela e della promozione delle strutture. Con questo provvedimento si riconosce, inoltre, il valore di grandi siti culturali italiani che, di fatto, per l’importanza delle collezioni e delle opere custodite, si sono già conquistati un grande rilievo sul campo”, ha commentato il ministro della Cultura.
Giulia Giaume
Articolo aggiornato il 27 luglio 2023.
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