La pittura prende vita nella mostra di Jason Martin a Milano
Evocano la percezione tattile, dense di un colore di cui si avverte l’odore nell’aria, le opere dell’artista inglese, che lavora su un impasto di memorie e reminiscenze
Di fronte alle opere dell’artista inglese Jason Martin (Channel Islands, 1970), esposte alla Galleria Stein di Milano, ci si trova di fronte a un’apoteosi della pittura. Ci sono due serie di lavori, alcuni monocromi sui toni del viola, in cui il colore è vellutato. Altri composti da più colori in cui si coglie la gestualità dell’azione pittorica. In entrambe le tipologie di lavoro la densità del colore porta a un’ulteriore tridimensionalità, che pare limitativo definire semplicemente scultorea. È piuttosto la pittura che prende vita e che si propone in tutta la sua potenza.
La mostra di Jason Martin a Milano
Nell’aria è un odore forte di colore. È come se si vivessero sensazioni multisensoriali in cui bisogna trattenersi dal toccare le opere che, tuttavia, ci attirano fatalmente in tal senso.
“Il titolo assegnato dall’artista alla mostra, Reminiscence” spiega Sergio Risaliti nel testo accompagnatorio “allude al fatto che l’opera sia intrisa di memoria e di ricordi, che dunque possa anche raccontare qualcosa di avvenuto durante la sua nascita, o addirittura prima. L’opera è quello che vediamo, la superficie sensuale che vorremmo toccare, ma al tempo stesso è anche altro, una stratificazione e un impasto di reminiscenze, più o meno lontane, distanti nel tempo e nello spazio in cui riconosciamo ciò che emerge dal nostro inconscio”.
La pittura è qui stratificazione fisica ed emozionale in cui pare di potere cogliere un richiamo a vari momenti della storia della pittura e dell’arte, a certo Tiziano tardo, ma anche a certe opere degli Anni Cinquanta del secolo scorso. Risaliti ci suggerisce un rimando ai rilievi di Giovanni Pisano, scultore di transito.
Tutti i lavori in mostra sono recenti, indagini ulteriori sul senso attuale della pittura, che troviamo in espressioni diverse. Espressioni che portano con sé la forza del colore, della materia e di quanto precede l’azione pittorica.
Angela Madesani
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