Apre a Napoli il sottopasso archeologico della Stazione Piazza Municipio
Dopo oltre 20 anni di lavori, il sottopasso progettato da Álvaro Siza ed Edoardo Souto De Mura collega il Municipio alla Stazione Marittima, immergendo i passanti nelle stratificazioni urbanistiche della città. Però non sono mancate le polemiche…
Inaugurato, chiuso, riaperto subito dopo. È questa la curiosa linea temporale vissuta dal sottopasso dal Molo Angioino della Stazione Piazza Municipio a Napoli, inaugurato lo scorso 10 luglio dopo oltre 20 anni di lavori. Un’opera importante non solo dal punto di vista urbanistico – il tunnel collega Palazzo San Giacomo alla Stazione Marittima – ma anche dal punto di vista culturale, dato che percorrere il sottopassaggio significa attraversare un’area di interesse storico-artistico, contraddistinta dalla presenza di aree archeologiche con testimonianze che vanno dal periodo greco-romano a quello medievale e moderno. “Erano oltre 20 anni che questo cantiere era aperto, abbiamo dato un’accelerata importante grazie a un grande lavoro di cooperazione e di sinergia istituzionale per mettere insieme tutte le competenze coinvolte”, ha dichiarato il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che ha partecipato all’inaugurazione insieme al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Si tratta di un’opera fondamentale che non solo consentirà l’attraversamento di Piazza Municipio a cittadini e turisti, ma c’è poi l’accesso alla stazione della metropolitana Linea 1 e, tra qualche mese, ci sarà anche l’accesso alla Linea 6. Ma è anche un luogo in cui c’è anche tanta cultura, con aree archeologiche che sono il segno della storia della città che saranno il nostro biglietto da visita”.
Il sottopasso di Piazza Municipio a Napoli. La momentanea chiusura
Nell’arco di poche ore però il sottopasso è stato chiuso, e a enfatizzare l’accaduto è stata l’opposizione di centrodestra della città. Il tunnel è stato riaperto il giorno seguente intorno alle ore 19, “dopo la soluzione di alcuni problemi che si erano presentati”, come sottolineato dal Comune in una nota. “Da veloci indagini interne pare che si sia trattato di un ritardo burocratico da parte dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria”, ha dichiarato Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture e Mobilità del Consiglio comunale di Napoli. “Sembrerebbe che manchi all’appello una semplicissima ‘presa d’atto’ sulle verifiche strutturali, effettuate sugli impianti di collegamento pedonali (tapis roulant) e sulle telecamere di sicurezza della galleria”. Questioni burocratiche dunque e risolte in tempi stretti, che però hanno sollevato polemiche e chiacchiericci di ogni sorta, in un periodo dell’anno in cui la città brulica di turisti.
Il nuovo sottopasso di Piazza Municipio a Napoli. Tra archeologia e urbanistica
Progettato da Álvaro Siza ed Edoardo Souto De Mura, il sottopasso accoglie i fruitori con i resti della Torrione del Molo e in futuro, una volta completati i lavori di realizzazione del Parco Archeologico che si estenderà dal Maschio Angioino al Porto, percorrendolo sarà possibile fruire anche della adiacente galleria museale, dove saranno esposti i reperti ritrovati durante gli scavi. Così “si raddoppia Piazza Municipio”, ha dichiarato l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza. “Da oggi esiste una piazza di sopra e una di sotto e poi c’è il terzo livello delle metropolitane, per il momento la linea 1 e poi, dall’1 luglio 2024, anche la Linea 6. Da qualunque parte di Napoli quindi si potrà arrivare qui e da questo sottopasso, utilizzando i tapis roulant, si potrà arrivare al Porto e, viceversa, i turisti o gli utenti degli aliscafi gratuitamente potranno andare alle diverse uscite della metro ed accedere alle aree taxi. Tutto ciò”, conclude Cosenza, “attraversando la storia, oggi con l’ingresso dal Molo Angioino del 1200, ma tra due anni anche passando nei pressi del molo romano e del molo greco”.
Desirée Maida
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