A Napoli nasce l’Academy di alta formazione di Capodimonte
Sostenuta da fondi regionali, la neonata Fondazione Its Capodimonte gestirà una scuola con tre corsi biennali post-diploma, presieduta dal direttore uscente del Museo e Real Bosco. Ecco i corsi (gratis) in partenza a settembre
Non un lungo trasferimento per Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte dal 2015 e in procinto di concludere il proprio mandato. A poche settimane dall’apertura della grande mostra Napoli a Parigi, che ancora di più ha aperto al mondo il grande patrimonio della reggia partenopea, Bellenger diventa infatti presidente di una nuova fondazione affiancando il direttore Valter Luca De Bartolomeis, già dirigente dell’istituto Caselli e Real Fabbrica di Capodimonte. La neonata Fondazione Its Capodimonte Ma.De. gestirà una Academy che erogherà dall’autunno 2023 tre corsi biennali di alta formazione post diploma per under35 per diventare giardinieri specializzati, designer maker della ceramica e del gioiello. Il tutto, finanziato dalla Regione e gratuito per gli studenti.
La nuova Academy di Capodimonte
“L’arte del design, della porcellana, dei gioielli e del giardino sono una grande opportunità per il futuro delle nuove generazioni e come diceva Victor Hugo: chi apre le porte di una scuola, chiude una prigione” ha commentato Sylvain Bellenger, che rientra nell’universo di Capodimonte ancora prima di uscire su volontà espressa del governatore campano Vincenzo De Luca. “Attraverso i nostri percorsi formativi di terzo livello, culturalmente e tecnologicamente avanzati, innoveremo importanti e storici settori di eccellenza del territorio quali la ceramica, il gioiello e il giardino”, ha aggiunto Valter Luca De Bartolomeis. “Offriremo così nuova linfa alle attività produttive del Made in Italy, spazi di connessione con il turismo esperienziale e, soprattutto, concrete opportunità di lavoro ai nostri giovani talenti, evitando che debbano realizzare altrove i loro progetti di vita”, ha chiosato.
Per quanto riguarda i corsi, gli studenti parteciperanno a degli stage e si vedranno fornite tutte le materie prime e le attrezzature per realizzare le attività laboratoriali dei singoli corsi. Grazie al sistema di Knowledge Management dei partner partecipanti all’iniziativa, potranno quindi accedere a biblioteche, a una piattaforma e-learning e a strumentazioni per lavorare con prototipazione rapida, modellazione 3D e realtà aumentata. Le nuove proposte di studio, dicono dalla fondazione, forniscono “un’alta percentuale di placement nel mondo del lavoro grazie alle competenze acquisite in aula e al corposo monte ore di formazione che si svolge in aziende specializzate che facilita l’accesso diretto a impieghi stabili in solide realtà produttive”.
Un nuovo elemento di crescita per Napoli
Un nuovo tassello, quindi, per la città di Napoli, sempre più al centro di politiche di ristrutturazione e finanziamento in campo culturale grazie alla mediazione e all’interesse del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Che sembra appena cominciata: dopo i molti e generosi interventi (che trovate raccolti in questo recente articolo), nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri approverà infatti un piano di riorganizzazione dei musei napoletani, che prevede la nascita del Polo Museale Autonomo del Vomero con Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e Villa Floridiana, e la riorganizzazione e il sanamento dei conti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (con 4 milioni reindirizzati da Pompei e dal Colosseo), di cui sono stati da poco raddoppiati gli spazi espositivi.
Giulia Giaume
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati