Mostra del Cinema di Venezia. Svelate le giurie della 80esima edizione
Quest’anno il Lido di Venezia sarà in piena festa per la Mostra del Cinema che festeggia gli 80 anni di attività. Un’edizione importante celebrata anche con giurie di altissimo livello
Tra i momenti più attesi di un festival come la Mostra del Cinema di Venezia c’è l’annuncio della line-up e quello delle giurie che assegneranno i premi. E se nei mesi scorsi la Biennale aveva rivelato con grande gioia e soddisfazione i presidenti delle varie giurie – Venezia 80 (in programma dal 30 agosto al 9 settembre) presieduta da Damien Chazelle, Orizzonti presieduta da Jonas Carpignano, Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” presieduta da Alice Diop -, finalmente il direttore Alberto Barbera svela i nomi degli altri componenti, e tra loro è bello rintracciare un italiano di grandi visioni e sogni, ovvero Gabriele Mainetti.
Venezia 80. La giuria del Concorso
La giuria del Concorso di Venezia 80 è composta dalla presidente Damien Chazelle, che ha aperto con un suo film due volte la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, nel 2016 con La La Land e nel 2018 con First Man. Accanto a lui ci sono Saleh Bakri, attore cinematografico e teatrale palestinese protagonista anche in Il tempo che ci rimane (2009) di Elia Suleiman e in Salvo (2013) di Antonio Piazza e Fabio Grassadonia; Jane Campion, regista, sceneggiatrice e produttrice neozelandese, prima regista donna ad aver ricevuto la Palma d’oro al Festival di Cannes per Lezioni di piano (1993); Mia Hansen-Løve, regista e sceneggiatrice francese che ha diretto otto lungometraggi tra cui Il padre dei miei figli (2009), Premio Speciale della Giuria nella sezione Un Certain Regard di Cannes, Un amore di gioventù (2011), menzione speciale al Festival di Locarno, e Le cose che verranno (2016), Orso d’argento per la miglior regia al Festival di Berlino; Gabriele Mainetti, regista, attore, compositore e produttore cinematografico italiano che con il suo corto Tiger Boy (2012) è entrato nella shortlist della nomination all’Oscar®; nel 2015 ha inoltre diretto Lo chiamavano Jeeg Robot, vincendo di sette David di Donatello, due Nastri d’argento, quattro Ciak d’oro e del Globo d’oro. E ancora Martin McDonagh, sceneggiatore e regista irlandese che con il suo ultimo film, Gli spiriti dell’isola, presentato in Concorso a Venezia nel 2022, ha vinto quattro Golden Globe e quattro BAFTA, inclusi i premi per la migliore sceneggiatura; Santiago Mitre, sceneggiatore e regista argentino che con il suo film d’esordio, El studiante, ha vinto nel 2011 a Locarno il Premio speciale della giuria Cineasti del presente; Laura Poitras, regista e giornalista statunitense che con il suo ultimo film, Tutta la bellezza e il dolore, ha vinto il Leone d’oro per il miglior film a Venezia nel 2022 ed è stato candidato all’Oscar®; con il suo film precedente, Citizenfour (2014), ha vinto il premio Oscar® come miglior documentario. Fa parte della giuria infine Shu Qi, attrice cinese, che tra i molti premi della sua carriera, ha ricevuto tre Hong Kong Film Awards e due Golden Horse Awards come miglior attrice. Ha collaborato con il maestro Hou Hsiao-Hsien in tre film: Millennium Mambo (2001), Three Times (2005) e The Assassin (2015).
Venezia 80. La giuria della sezione Orizzonti
La giuria internazionale della sezione Orizzonti è composta dal presidente Jonas Carpignano, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano che ha debuttato con Mediterranea (2015), presentato alla Semaine de la Critique a Cannes, in seguito nominato per tre Spirit Awards e premiato come migliore opera prima ai Gotham Awards, ed è regista anche di A Ciambra (2017) e Chiara (2021); Kaouther Ben Hania, regista e sceneggiatrice tunisina che con Le Challat de Tunis, suo film d’esordio, ha aperto la sezione ACID del Festival di Cannes nel 2014 e ha partecipato per la prima volta in Concorso a Cannes nel 2023 con Les filles d’Olfa; Kahlil Joseph, regista e artista statunitense che nel 2012 ha co-fondato l’Underground Museum di Los Angeles con il fratello artista Noah Davis e nel 2013 la sua videoinstallazione a due schermi m.A.A.d è stata presentata al MOCA di Los Angeles, e poi nel 2016 ha concepito e co-diretto con Beyoncé il film Lemonade; Jean-Paul Salomé, regista e sceneggiatore francese che ha diretto diversi lungometraggi tra cui Restons groupés (1998), Belfagor – Il fantasma del Louvre (2001), Arsenio Lupin (2004); e Tricia Tuttle, direttrice di festival e programmatrice inglese che nel 2023 è stata nominata Head of Directing Fiction alla National Film and Television School.
Venezia 80. La giuria del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
La Giuria internazionale del Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis” – Leone del Futuro è composta dalla presidente Alice Diop, regista e sceneggiatrice francese che al suo debutto con il lungometraggio di finzione Saint Omer ha vinto nel 2022 alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica sia il Leone d’argento – Gran Premio della Giuria, sia il Leone del futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”; Faouzi Bensaïdi, attore, regista e sceneggiatore marocchino, ha diretto nel 1998 il suo primo corto, il pluripremiato La Falaise e ha recitato per registi quali Bertrand Bonello, Nadir Mokneche e Jacques Audiard; Laura Citarella, regista e produttrice cinematografica argentina che per El Pampero Cine ha prodotto numerosi film, fra i quali Historias Extraordinarias (2008), Castro (2009), La Vendedora de Fósforos (2017) e La flor (2018) mentre le sue opere da regista sono Ostende (2011), La Mujer de los Perros (2015) co-diretto con Verónica Llinás, Las Poetas visitan a Juana Bignozzi (2019) co-diretto con Mercedes Halfon, e Trenque Lauquen (2022), presentato a Venezia nella sezione Orizzonti; Andrea De Sica, regista e sceneggiatore italiano che nel 2017 gira I figli della notte presentato al Torino Film Festival e vincitore del Nastro d’ Argento per il Miglior regista esordiente; nel 2018 ha diretto la serie Baby, prodotta da Fabula Pictures e distribuita da Netflix a cui seguono la seconda e terza stagione. E infine Chloe Domont, sceneggiatrice e regista statunitense il cui film d’esordio Fair Play è stato presentato al Sundance dove è stato acquistato da Netflix. L’uscita del film è prevista per quest’anno.
Margherita Bordino
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