Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea invita alcune tra le più significative realtà italiane dedicate all’organizzazione e produzione artistica a
Supercondominio 5, edizione dal titolo
Oltre la soglia assoluta. Prendendo il nome da un tipo di costruzione in cui più palazzi hanno in comune alcuni beni,
Supercondominio è un’immagine di coesistenza basata su relazioni interpersonali e su una conoscenza reciproca approfondita.
“Nel corso dei cinque anni di attività condivisa, Supercondominio ha favorito l’incontro – e lo scontro – di entità artistiche dalla missione e programmazione eterogenee, agevolando il confronto su questioni identitarie urgenti nel contesto italiano. Alcune di queste realtà autonome sono nate come istanze espressive in un sistema culturale sordo; altre hanno modulato la propria voce per rispondere a inevitabili sollecitazioni globali; altre ancora hanno, più o meno volontariamente, silenziato la propria programmazione”, affermano i membri del comitato curatoriale Giulia Colletti, Cripta747 e Laura Lecce. “L’edizione di quest’anno mira a restituire la complessità di tali realtà, facendo dell’udito un senso volontario e selettivo attraverso cui ragionare sulla propria presenza, o assenza, nel mondo dell’arte contemporanea e oltre. In un’epoca in cui l’imperante sovrastimolazione sensoriale dovuta a tecnologie sempre più ‘sensibili’ sembra accompagnarsi a forme di atrofizzazione cognitiva umana, e in cui la nostra incapacità di affrontare il cambiamento sembra essere inversamente proporzionale alle ormai più che avvertibili variazioni ambientali causate dalla crisi climatica, fino a che punto la soglia assoluta di percezione deve essere estesa e sollecitata per provocare in noi una reazione?”
Omaggiando la ricerca della compositrice Pauline Oliveros (Houston, Texas, 1932 – Kingston, New York, 2016), ci si eserciterà collettivamente ad ascoltare consapevolemente la propria presenza nel mondo. Intraprendendo un’investigazione collettiva lunga un giorno e una notte, Supercondominio 5 invita i rappresentanti delle realtà presenti a immergersi in un ritiro aurale sulla collina morenica di Rivoli, lungo la via della Valle di Susa, da sabato 15 ore 15 a domenica 16 luglio 2023 ore 16. Nel pomeriggio del 15 luglio, gli spazi riuniti nel Teatro del Museo condivideranno con il pubblico il proprio percorso di ricerca. Al fine di stimolare un ascolto attivo delle programmazioni artistiche, curatoriali ed editoriali, in questa edizione di Supercondominio i rappresentanti di ciascuna realtà sono invitati a intrattenere una serie di conversazioni in cui porsi a vicenda domande circa i progetti svolti nel 2022-2023.
Sabato 15 luglio dalle ore 21 alle ore 23.30 si terrà una live sound performance concepita per gli spazi del Giardino della Manica Lunga da Federico Chiari, seguita da una goodnight session proposta da Ramona Ponzini dalle ore 23.30 alle 24. Queste attività di ascolto profondo concilieranno il sonno dei partecipanti che, come avvenuto nelle precedenti edizioni, dormiranno sotto le stelle in tende offerte da Ferrino & C. S.p.A.
La mattina del 16 luglio, dopo una sessione di intonazione con i dintorni boschivi di Rivoli, gli spazi riuniti presso il Centro di Ricerca del Museo – CRRI avranno l’occasione di confrontarsi in quattro gruppi di discussione che vertono rispettivamente sulla relazione tra enti culturali e artisti; sul contesto regionale e nazionale in cui gli enti culturali agiscono; sul posizionamento degli enti culturali (tra partecipazione, ritiro e nomadismo); sulle pubblicazioni d’artista concepite come progetti curatoriali o di sperimentazione digitale. Le aree di discussione sono emerse come argomenti d’interesse a partire da un confronto preliminare con le realtà invitate alla quinta edizione di Supercondominio.
Questo esercizio di conoscenza reciproca è funzionale al momento assembleare del pomeriggio del 16 luglio che, in maniera controintuitiva, ha come obiettivo non quello di trovare risposte inerenti all’identità del sistema dell’arte italiano quanto piuttosto di esercitare il pensiero comune arrivando alla stesura di una serie di considerazioni che saranno registrate, trascritte e inserite all’interno di una piccola pubblicazione editata collettivamente e autoprodotta, che sarà custodita dal Centro di Ricerca – CRRI del Museo.
Biografie
Almanac (Londra, 2013 e Torino, 2014) è uno spazio non-profit fondato da Astrid Korporaal, Francesca von Zedtwitz-Arnim e Guido Santandrea che indaga le potenzialità di un cambiamento culturale attraverso collaborazioni creative. Almanac opera con l’obiettivo di attivare un dialogo indirizzando la comprensione delle ricerche artistiche recenti verso nuovi registri di pensiero. Nel 2014 apre Almanac Inn a Torino, una piattaforma costituita da un programma di residenze, mostre personali, un public program di eventi e la produzione di pubblicazioni con l’intento di supportare il lavoro dei giovani artisti invitati e offrire al pubblico una conoscenza più articolata delle loro pratiche.
Bardadino (Venezia, 2020) è uno spazio culturale indipendente e studio condiviso al quale collaborano Ambra Accorsi, Edoardo Aruta, Nicola Bertolo, Elena Della Corna, Silvia Faresin, Cosimo Ferrigolo, Cristiano Focacci Menchini, Melania Fusco, Edoardo Lazzari, Margherita Mezzetti, Tommaso Pandolfi, Giulio Polloniato e Michela Salvi. Bardadino ospita un gruppo di artistɜ e professionistɜ dell’arte che hanno deciso di rimanere e vivere in città come pratica di resistenza con l’intento di contribuire alla ricostruzione di una comunità vivente e attiva in laguna. Quotidianamente lo spazio svolge la funzione di studio multidisciplinare e a cadenza irregolare diventa uno spazio culturale aperto ad una comunità diffusa.
Cantieri Aperti (Massa, 2014) è un progetto transdisciplinare sulle arti e la cultura ideato dal gruppo teatrale Semi Cattivi e gestito da Franco Rossi, Giulio Saverio Rossi e Alessandra Franetovich. Collocato nella provincia di Massa-Carrara, si avvale in ogni edizione di spazi e modalità di intervento differenti proponendo programmi di varia natura, durata e collocazione, concepiti per indagare e problematizzare il territorio. Il progetto si situa in un’area depressa della periferia italiana connotata da vicende politiche importanti, dall’impatto delle crisi finanziarie degli ultimi decenni e da una carenza di strutture per la produzione artistica, di piattaforme critiche e di luoghi per la riflessione sulle tematiche attuali.
Commerce (Milano, 2022) è un spazio dedicato all’esplorazione della contemporaneità attraverso la vetrina dei prodotti dell’editoria e del pensiero indipendenti guidato da Amedeo Martegani, Emanuele De Donno, Silvia Ponzoni, Francesco Valtolina. Commerce nasce dalle fondamenta di A+MBookstore, la prima libreria di arte contemporanea a Milano, oggi casa editrice con un catalogo di all’incirca tredicimila titoli tramite artecontemporanea.com. COMMERCE vuole facilitare l’incontro di diverse espressioni culturali, ridefinendo lo scenario in cui opera l’editoria, re-interpretando il presente attraverso artefatti editoriali e riconciliando le tensioni tra contenuto e forma.
Dolomiti Contemporanee (Pordenone, 2011) un riconfiguratore spaziale e concettuale che opera attraverso l’arte e la cultura contemporanea. Le Dolomiti sono lo spazio, fisico e concettuale a cui si è deciso di applicare uno sguardo critico, utilizzandone in modo sperimentare e innovativo il potenziale di verticalità. Negli anni, Dolomiti Contemporanee ha individuato, misurato e selezionato una serie di siti trascurati, depressi e inutilizzati ai piedi delle guglie dolomitiche, riattivandoli attraverso processi incentrati su arte e cultura come residenze e attività espositive.
Droste Effect (Bologna / Torino, 2013) è una piattaforma d’arte contemporanea dedicata alle produzioni editoriali d’arte contemporanea. In passato Droste Effect si offriva come spazio di approfondimento con notizie e saggi, sviluppando progetti sperimentali per fiere e mostre d’arte contemporanea. Bulletin è una pubblicazione online in formato digitale con due modalità specifiche: il saggio non accademico e la curatela del portfolio narrativo. Al momento Droste Effect svolge attività di traduzione di saggi e si sta dedicando alla realizzazione di un archivio delle attività svolte dal 2013 a oggi.
Fondazione Studio Rizoma (Palermo, 2020) agisce come un polo che promuove una proposta culturale e intellettuale autonoma e al tempo stesso favorisce il più ampio sviluppo dell’ecosistema circostante, con un focus sulla città di Palermo e sulla regione mediterranea in generale. Rizoma è pilot hub di European Cultural Hubs Network promosso da Allianz Foundations e il suo team è composto da Eva-Maria Bertschy, Elisa Capellini, Letizia Gullo, Marta Cillero Manzano, Lorenzo Marsili, Giorgio Mega, Izabela Anna Moren, Patrizia Pozzo, Ségolène Pruvot e Anna Raspanti.
Giardino Project (Trepuzzi, 2020) è un luogo domestico nel verde rivolto al confronto critico e politico nelle pratiche artistiche e curatoriali contemporanee. Curato da Giuseppe Arnesano, Giardino Project è un recinto urbano dove artistə e curatorə si alternano come ospiti di una residenza estiva. Talk, interventi site-specific e operazioni editoriali sono azione e strumento di un processo di indagine dedicato alle dinamiche culturali e alle arti visive, ripensate in una visione periferica e di provincia come quella di un paese del Sud d’Italia, situato a Trepuzzi in provincia di Lecce.
InRuins (Montauro, 2018) è un progetto di residenza fondato da Maria Luigia Gioffre dedicato all’incontro tra arte contemporanea e archeologia attraverso l’insediamento transitorio di artistə, curatorə e ricercatorə in città limitrofe ai siti monumentali della Calabria. In-ruins ripensa il territorio attraverso il suo passato, trasforma antichi siti in luoghi di incontro e condivide urgenti narrazioni globali ai confini di territori periferici. Radicando le proprie attività in orizzonti meridiani e mediterranei, il progetto mira a valorizzare sia il patrimonio culturale che le tradizioni, i miti e le storie delle stesse comunità che lo custodiscono.
Landescape (Alcamo, 2015) è un’associazione del Mediterraneo fondata da Leonardo Ruvolo, Giuseppe Calamia e Francesco Stabile che agisce nel territorio siciliano e promuove la riattivazione del tessuto culturale, sociale ed economico attraverso un approccio interdisciplinare che integra arte contemporanea, tradizione locale e metodologie didattiche alternate per invertire i processi di impoverimento che attaccano il Sud Italia. Nel 2019, Landescape ha attivato insieme alla comunità di locali Posto Segreto, spazio di incontro, condivisione e delicata resistenza. Posto Segreto si trova in Sicilia, a metà strada tra Trapani e Palermo, tra Alcamo città e Alcamo Marina, immerso nel verde, circondato da vigneti e terreni dediti all’agricoltura.
Le vite (Milano, 2019) è una galleria fondata da Tan Cheng la cui attenzione si concentra principalmente su pratiche concettuali, critiche e riflessioni politico/sociali di artisti storici, a metà carriera e soprattutto emergenti. Le vite sonda storie alternative, ponendo l’attenzione sulle pratiche di artisti/e poco riconosciuti/e nel panorama artistico nazionale e internazionale.
LOCALES (Roma, 2020) nasce come progetto curatoriale per iniziativa di Sara Alberani e Valerio Del Baglivo e si propone di attivare una riflessione sulla sfera pubblica attraverso le pratiche artistiche. Grazie a programmi site-specific che prevedono commissioni di nuovi lavori artistici, esplorazioni nello spazio pubblico, momenti di apprendimento e performance, LOCALES affronta la complessità delle urgenze contemporanee a partire dalla storia politica e sociale di luoghi simbolici della città e delle comunità che li abitano. Nel 2023 LOCALES è stata registrata a Roma come Associazione di Promozione Sociale (APS) sostenuta da sette socie fondatrici: Sara Alberani, Denise Araouzou, Giulia Crispiani, Gioia Dal Molin, Marta Federici, Allison Grimaldi Donahue, Larisa Oancea.
Massimo (Milano, 2020) è uno spazio d’arte contemporaneo fondato da Stefano Galeotti, Giulia Parolin e Martina Rota. Per lə artistə, MASSIMO è una persona con cui dialogare; la comunicazione gioca sul suo essere superlativo assoluto, “MASSIMO è l’opposto di minimo”; allo stesso tempo, MASSIMO è fortemente condizionato anche dal contesto in cui si articola, ovvero la città di Milano, in questo caso diventa un’attitudine, un modo d’essere e di porsi. In quanto spazio indipendente d’arte contemporanea, MASSIMO si pone l’obiettivo di fornire un ambiente in cui domanda e discussione siano gli elementi alla base della ricerca.
Nationhood (Torino, 2018) è uno studio multidisciplinare fondato da Achille Filipponi e Matteo Milaneschi con l’obiettivo di generare nuovi codici e linguaggi nel campo della comunicazione culturale. Lo studio, focalizzato in design editoriale, collabora con brand internazionali e istituzioni culturali, tra cui: Fondazione Fiera Milano; Museo Egizio, Torino; MACBA, Barcellona; Triennale Milano e Chicago Radio Archive. La sua attività spazia dalla realizzazione di magazine e collane editoriali, fino alla gestione creativa di progetti digitali e curatela.
Negozio (Napoli, 2023) è una vetrina ubicata nell’area mercatale di Portici, in provincia di Napoli, in cui si è pensato di ritagliarsi uno spazio per sollevare l’arte dalla sempre più pressante richiesta di legittimare la propria presenza. Né infrastruttura migliorativa, né fonte di sollievo visivo, né amalgamante sociale: sperimentiamo “l’utilità dell’inutile” attraverso gli interventi di 5 artist che si susseguiranno nell’arco di un anno. Negozio è un progetto del collettivo damp co-curato con Martina Campese, in collaborazione con Attiva Cultural Projects.
Nuova Atlantide (Bomarzo, 2020) è un progetto artistico sperimentale fondato da Vittoria de Franchis e Francesca Mariano. Concepito come esperimento collettivo, Nuova Atlantide si sviluppa intorno a ricerche sul movimento e linguaggio, invitando i partecipanti all’immmersione nel territorio di Bomarzo, parte della mitica regione della Tuscia. Sin dalla prima edizione il progetto ha collaborato con ricercatori e progetti locali nell’intento di creare un dialogo con il tessuto sociale pre-esistente e di riattivarlo. Il laboratorio residenziale è un esercizio speculativo-narrativo che mira a dare seguito a tradizioni orali secolari, da quelle degli Etruschi alla lascito di pastori e cavatori di pietra che popolavano il borgo e le zone limitrofe.
PIA (Lecce, 2017) è una scuola indipendente di ricerca e produzione per artistə e curatorə fondata Valeria Raho e Jonatah Manno. È un laboratorio di sperimentazione per studenti e studentesse che intendono consolidare le proprie conoscenze nel campo della produzione artistica e culturale per un avvio di carriera nel settore. La scuola offre un programma di studi, la cui durata varia dai sei ai nove mesi a seconda dell’indirizzo scelto, alternando sessioni di didattica frontale, moduli dedicati alla critica d’arte e ai temi caldi del dibattito internazionale e laboratori sulle tecniche tradizionali delle art & crafts, tenuti da maestrə d’arte.
The Address (Brescia, 2019) è una galleria d’arte contemporanea fondata da Riccardo Angossini con l’obiettivo di instaurare una relazione tra la città di Brescia e le sue tradizioni e caratteristiche, diventando collante tra centro città e periferia. Dedicata ad artistə emergenti, la programmazione di The Address si pone l’obiettivo di sviluppare nuove forme di possibile dialogo e sinergia tra aspetti insoliti della geografia locale, tra rurale e industriale.
Treti Galaxie (Torino, 2016) è un art project fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini. Il suo obiettivo è lavorare con artistə in maniera espansa, rispettandone i progetti e le idee e aiutandolə a produrre e sviluppare mostre nella maniera più completa. Per questa ragione sceglie di non avere una sede fissa ma di cercare ogni volta lo spazio che meglio si adatta al progetto a cui sta lavorando.