Genova, il Museo della Città sempre più vicino

La nuova istituzione sorge sull'ampio scavo medievale della Loggia dei Banchi, e permetterà di osservare l'anima medievale e mercantile che ha reso grande il capoluogo ligure. L'apertura è prevista per il prossimo anno

Scavi medievali in centro città: è questo il cuore del nascituro Museo della Città di Genova, centro culturale urbano fortemente voluto dal Comune la cui apertura è prevista per il 2024. Ragion d’essere del nuovo museo della Città è proprio la Loggia della Mercanzia di Piazza Banchi, i cui scavi (iniziati nel 2021) sono stati da poco conclusi e che saranno lasciati visibili ai visitatori grazie a una passerella in vetro che permetterà di osservare dall’alto la testimonianza della città mercantile medievale, che nutriva la ricchezza nobiliare oggi visibile nei Palazzi dei Rolli.

Scavi archeologici alla Loggia di Banchi © Comune di Genova
Scavi archeologici alla Loggia di Banchi © Comune di Genova

Il nuovo ente, che sorgerà a due passi dal Porto Antico, si affianca ai numerosi progetti culturali che stanno animando la rinascita del capoluogo ligure e che hanno visto, oltre alla nomina a Capitale Italiana del Libro 2023, la recente apertura del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana e del MAIIIM, la riapertura dopo lunghi restauri del Museo dell’Archeologia Ligure, della Città dei bambini e dei ragazzi e del Museo di Arte Orientale.

Loggia dei Mercanti di Genova. Photo BasilicoIrish
Loggia dei Mercanti di Genova. Photo BasilicoIrish

La rinata Loggia dei Banchi

Le origini di questo edificio, oggi tra i più rappresentativi della città, risalgono al IX secolo, ma raggiunse il suo massimo splendore dopo la ricostruzione voluta dai “Padri del Comune” alla fine del Trecento, in seguito a un incendio. Così chiamata per la presenza dei banchi dei cambiavalute, la Loggia dei Banchi – anche detta Loggia della Mercanzia o dei Mercanti – ha rivelato in fase di scavo anche tracce di una “bottega dell’orefice”, con preziosi reperti come una matrice in pietra di promontorio – con cui realizzare dischetti e bottoni –, scarti di lavorazione con tracce di argento e piccoli bottoni in bronzo che venivano rivestiti con metalli preziosi, oltre a una grossa lancia e una gomitiera. Questi, stando alla soprintendente Cristina Bartolini, “ci restituiscono una realtà storica ricca e interessante. Si tratta di un vero e proprio serbatoio di informazioni che saranno oggetto di prossime comunicazioni scientifiche e che molto bene si integrano con i percorsi espositivi che si prevede di realizzare all’interno della Loggia dei Banchi”.

Render Migliore+Servetto Architects
Render Migliore+Servetto Architects

Il nuovo museo della città di Genova

Il progetto, supportato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo (che ha stanziato fondi per 1,5 milioni di euro), è quello di un museo aperto che, partendo dalla ricca area archeologica nuovamente accessibile, diventi il punto di partenza di un percorso tra i già esistenti musei cittadini. Modificato nel nome dal progetto originario – approvato a fine 2020 come “Museo della Storia della Città” – e affidato allo studio milanese Migliore+Servetto Architects (autore dell’ADI Design Museum di Milano) in collaborazione con lo studio genovese Go-Up Architects,il museo diventerebbe così una sorta di “megafonourbano, connesso con la città e con il mondo, che funge da cassa di risonanza per il racconto delle caratteristiche e qualità intrinseche di Genova. Un nuovolandmark della città per un processo di valorizzazione a lungo termine”, dicono dall’istituzione. Qui – tra oggetti originali, ricostruzioni tridimensionali, filmati interattivi e una passeggiata nei quasi due millenni di storia cittadina – sarà possibile riscoprire parte dell’affascinante storia di Genova, tra origini imperiali, decollo economico e sociale nel Medioevo e infine apoteosi nell’epoca barocca.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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