12 ore sulla spiaggia di Senigallia per parlare di arte, architettura, design e corpo: torna Demanio Marittimo.km-278
Nelle Marche torna la maratona incentrata su arti, architettura, design e Mare Adriatico. Con opere d'arte realizzate ad hoc, grandi ospiti e pure una cena d'autore
Tutta una notte per esplorare il tema dello “SpazioCorpo”, tra i più vasti e complessi del nostro tempo. È con questo focus che torna Demanio Marittimo.km-278, la maratona marchigiana dedicata alle arti, all’architettura, al design e alla dimensione adriatica. La kermesse curata da Cristiana Colli e Pippo Ciorra, che venerdì 21 luglio vedrà andare in scena la sua tredicesima edizione, si svolge ogni anno per 12 ore consecutive sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia (in provincia di Ancona), dalle sei di sera alle sei di mattina.
SpazioCorpo, un tema tra l’individuale e il collettivo per Demanio Marittimo
Il nuovo appuntamento sulla spiaggia di Marzocca è nel segno della continuità rispetto ai temi storici del progetto – cioè comunità, coesistenza, conoscenza, sviluppo e cura nella traduzione –, esplorati tramite punti di vista che spaziano dall’arte all’architettura, dalla scrittura al design fino al cibo. Tutto, con un focus su un tema – SpazioCorpo – che va a ibridare due parole chiave della contemporaneità per espanderne la dimensione etica, artistica, scientifica e culturale. La relazione tra corpo e spazio viene qui posta in una prospettiva individuale e collettiva al tempo stesso, riportando la questione sia alla responsabilità del singolo sia all’influenza delle diverse forme di potere economico, scientifico, politico.
Il programma della tredicesima edizione di Demanio Marittimo.km-278
Il Demanio si aprirà con l’omaggio al “Maestro del Territorio” dell’anno, che per il 2023 è il marchigiano Enzo Cucchi (protagonista di una grande mostra al MAXXI), all’interno di un setting che accoglie il progetto vincitore del tradizionale concorso interno alla Scuola di Architettura della TU Wien (la più grande istituzione di ricerca dell’Austria per tecnologia e scienze naturali): vincitore di questa edizione è Swim di Theresa Pühringer, Johanna Mullins, Leonie Murero. Seguirà un programma ampio e internazionale, consultabile a questo indirizzo, che spazia dalla rigenerazione culturale (con Florinda Saieva, co-fondatrice di Farm Cultural Park), alla scena urbana italiana (con Giulio Vesprini), fino alla rinascita culturale ed ecologica dell’Albania: sono il sindaco di Tirana Erion Veliaj, la scrittrice Anilda Ibrahimi, l’architetto Mario Cucinella e il direttore di Artribune Massimiliano Tonelli a discutere della metamorfosi culturale e filosofica che ha rivoluzionato la capitale albanese.
E poi ancora un’analisi degli spazi, delle relazione e delle visioni del mondo contemporaneo (con Emanuele Lugli da Stanford, lo storico dell’architettura Francesco Benelli, la neuroscienziata Martina Ardizzi, il giornalista scientifico Antonio Lo Campo e la voce storia di Radio3 Scienza Paolo Conte), una panoramica delle nuove frontiere del design (con il direttore del Museo del Design Italiano della Triennale Marco Sammichelie il designer Enrico Fratesi) e un grande omaggio a Italo Calvino, ripresentato nell’anno del centenario dalla nascita attraverso l’Atlante Calvino realizzato da Francesca Serra, docente di letteratura italiana all’Università di Ginevra insieme al DensityDesign Research Lab del Politecnico di Milano per esplorare l’opera dello scrittore dal punto di vista della narrazione visuale. Come un filo rosso sotteso a tutta questa edizione, c’è quindi la partnership ideale con la Biennale Architettura, la cui curatrice Lesley Lokko si è focalizzata proprio su alcuni dei temi cari a Demanio come i rapporti tra le comunità, l’interdisciplinarietà, la relazione tra design e ambiente e i nuovi territori della creatività: è nel segno di questa alleanza ideale che sono qui presenti la curatrice del padiglione danese (e direttrice del festival di architettura di Copenaghen) Josephine Michau, il curatore del padiglione nordico James Taylor Foster, l’autrice del padiglione svizzero Karin Sanders e i curatori del padiglione italiano, i Fosbury. E poi ancora la mostra Camere con vista. San Benedetto/Pesaro. Andata e ritorno a cura di Cristiana Colli e Carlo Birrozzi – vincitrice dell’avviso pubblico Strategia Fotografia 2022 del Ministero della Cultura – e una light dinner “in scatola” con la popolare Cheffa Maria Vittoria Griffoni nota per aver seguito la parte gastronomica dei mega tour – sempre sulla spiaggia! – di Jovanotti. Ad accompagnare il pubblico verso l’alba, come da tradizione, una maratona video con l’anteprima dei progetti sviluppati dal MAXXI e la piattaforma LINA con Rebeka Bratoz, Meriem Chabani and Allan Mensah e una serie di contenuti multidisciplinari.
Giulia Giaume
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