L’Accademia di Belle Arti di Macerata festeggia 50 anni con una mostra dedicata a Paola Pallottino
Le opere in mostra restituiscono un ritratto veritiero della pioniera dell’illustrazione italiana. Un talento unico nel suo genere, riconosciuto dall’Accademia con il conferimento di titoli e premi
L’Accademia di Belle Arti di Macerata festeggia i suoi primi cinquant’anni assegnando alla storica dell’arte, illustratrice e autrice, Paola Pallottino (Roma, 1939) il “Titolo di Accademico Onorario” e Premio Svoboda al talento artistico creativo. Sempre a lei è dedicata una mostra speciale, dal titolo Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino a cura di Maria Letizia Paiato, restituendo agli studenti (e non solo) la personalità e l’energia dell’artista romana nello spazio della GABA.MC – la Galleria dell’Accademia. Il progetto espositivo è accompagnato da un catalogo con i contributi critici della curatrice e di Erik Balzaretti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, Giovanni Baule del Politecnico di Milano, Lorenzo Cantatore dell’Università degli Studi di Roma Tre e Pierfrancesco Giannangeli dell’Accademia di Belle Arti di Macerata.
Chi è Paola Pallottino?
Dopo un esordio nel mondo dell’illustrazione scientifica e per l’infanzia, Paola Pallottino annovera numerosi successi discografici (basti pensare alla famosa Gesubambino scritta per Lucio Dalla, poi censurata in 4 marzo 1943). Successivamente, si dedica allo studio approfondito della storia dell’illustrazione, distinguendosi in ambito nazionale e internazionale con pubblicazioni di grande rilevanza scientifica e insegnando all’Università di Macerata e poi all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Un sapere che ha contribuito a sdoganare l’illustrazione da un mero statuto di inferiorità, ma – soprattutto – a categorizzarla come nuova disciplina, ragion per cui oggi l’ABA di Macerata le conferisce un importante riconoscimento.
Quasi per gioco. Le arti di Paola Pallottino: la mostra
La mostra Quasi per gioco intende esprimere l’energia e la curiosità di Paola Pallottino. Il percorso espositivo prende una piega cronologica, attraversando prima la sezione dedicata agli iniziali interessi per l’arte e la creatività, per poi passare alla parte incentrata sulla professione d’illustratrice. Per la prima volta il pubblico potrà ammirare le tavole originali dei volumi per l’infanzia più noti, quali I libri circolari, La barca, i giochi apparsi su il Corriere dei Piccoli o la Pimpa, i libri per la scienza, le immagini delle sue 600 illustrazioni realizzate per il Nuovo Zingarelli e le copertine dei suoi dischi. A queste opere si affiancano le numerose pubblicazioni, passando dalla collana Cento anni di illustratori, per la casa editrice Nuova Cappelli del 1978, al fondamentale Storia dell’illustrazione italiana, pubblicata da Zanichelli nel 1988, fino all’ultimo Le Figure per dirlo. Storia delle illustratrici italiane, edito per Treccani nel 2020 e dedicato all’universo dell’illustrazione femminile.
Valentina Muzi
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