L’arte della giustizia. A Bergamo
Nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Bergamo, una collettiva di sette artisti fa eco a una rassegna culturale cittadina sulla giustizia. Fra arte e letteratura. I matronei si armano: di simboli del diritto, di espedienti per la difesa e di misure per bilancieri.
La città di Bergamo, nell’ambito della rassegna Sui piatti della bilancia. L’occhio della Giustizia tra arte e letteratura fino alla terza settimana di novembre, dibatte sul tema della giustizia zagrebelskiana: come dimensione del vivere quotidiano. Mentre negli spazi della Galleria Marelia è allestita una mostra sui Ferrario Frères, collettivo nato a metà degli Anni Novanta, e alla Traffic Gallery sono invece esposte le opere degli artisti sloveni del collettivo BridA, gli altri protagonisti del percorso artistico corrispondono e intervengono sul tema dai matronei, e dai relativi spazi antistanti, della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Dal Tribunale della Mente, curata da Mauro Zanchi, si presenta come una collettiva nettamente eterogenea. A partire da un Narciso in bianco e nero di Mario Cresci, posizionata al fondo delle scale, si attraversano installazioni, allestimenti fotografici, video e interventi di Clara Luiselli, Temporary Black Space, Sara Benaglia, Cinzia Benigni, Luca Resta e Andrea Mastrovito. Ognuno dei progetti selezionati interpreta la giustizia come una metafora; solidificando strategie d’attacco e di difesa, come in Intifada di Mastrovito; disseminando indizi metonimici come in Fiore del giudizio della Benigni; oppure rappresentandone un linguaggio come in Sospensione del giudizio della Luiselli.
Ginevra Bria
Bergamo // fino al 18 novembre 2012
Dal Tribunale della Mente
a cura di Mauro Zanchi
BASILICA DI SANTA MARIA MAGGIORE
Piazza Duomo
[email protected]
www.operapiamia.it
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