Bando per super direttori dei musei italiani: ma la commissione è all’altezza? 

Due associazioni universitarie hanno palesato perplessità sulla commissione che decreterà chi dirigerà i principali musei statali, tra cui Uffizi, Capodimonte e Brera. “Un solo storico dell’arte e figure senza esperienza nell’ambito dei beni culturali”

Sono ore molto movimentate per il Ministero della Cultura, alle prese con le evoluzioni di due bandi lanciati mesi fa e che adesso sono oggetto di riflessioni e anche di critiche di cui si dibatterà ancora per un po’. Dopo la pubblicazione della shortlist dei dieci finalisti che si contenderanno il ruolo di curatore del Padiglione Italia alla prossima Biennale Arte di Venezia, adesso è la volta di un altro bando, quello per decretare chi dirigerà alcuni dei principali musei statali italiani. A sollevare le polemiche è stata la commissione selezionata per scegliere i nuovi “super direttori dei musei”, sulla quale Cunsta – Consulta universitaria per la Storia dell’arte e Sisca – Società italiana di Storia della Critica d’arte hanno manifestato non poche perplessità in una lettera inviata al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e al Direttore Generale Massimo Osanna.

La commissione che selezionerà i “super direttori”

La commissione è presieduta dall’avvocato Francesco di Ciommo, ordinario di diritto privato alla Luis di Roma, ed è composta da Marina Brogi, ordinario di Economia e Tecnica dei mercati finanziari alla Sapienza di Roma; da Carmela Capaldi, ordinario di archeologia classica alla Federico II di Napoli; dall’archeologo Luigi La Rocca, direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Ministero della Cultura e soprintendente al PNRR, la storica dell’arte Daniela Porro, alla guida della Soprintendenza Speciale Archeologia e Belle Arti di Roma.

Gallerie degli Uffizi, Firenze. Photo Álvaro Rotellar (via Unsplash)
Gallerie degli Uffizi, Firenze. Photo Álvaro Rotellar (via Unsplash)

Le polemiche sulla commissione che selezionerà i “super direttori”

Stando alla lettera inviata dalle due consulte universitarie al Ministero, “la presenza di un solo storico dell’arte in seno alla commissione giudicatrice è un dato francamente increscioso alla luce dell’importanza e del numero dei musei oggetto del bando; è altresì opinabile che in una commissione tenuta a esprimere un parere terzo (e una terna di vincitori da sottoporre, a seconda dei casi, al ministro o al direttore generale ai quali spetta la scelta finale) vi siano due dirigenti del MiC che non potranno ignorare le indicazioni del loro stesso ministero; dunque terzietà ridotta. Suscitano perplessità anche la scelta del presidente e della professoressa Brogi. Stando ai curricula di entrambi (pubblicati on line), non risultano pregresse esperienze nell’ambito dei beni culturali e della tutela del patrimonio”. Fermo restando che soprattutto in ambito di concorsi pubblici le polemiche e le critiche sono immancabili – a volte costruttive, altre no – in effetti possono apparire inusuali le tipologie di esperti, dati i loro ambiti professionali, che andranno a decretare chi dirigerà tra gli altri gli Uffizi, Brera e Capodimonte. Salta all’occhio, per esempio, l’assenza di una figura internazionale, come il direttore di un importante museo di un Paese straniero.

Polemiche sulla commissione dei “super direttori”. La lettera inviata al Ministro Sangiuliano

“Una scelta così sbilanciata nella composizione della commissione, dove gli storici dell’arte hanno un ruolo del tutto marginale, nonostante la grande maggioranza dei musei oggetto del bando siano caratterizzati da collezioni storico-artistiche, è davvero un pessimo segnale”, continua la lettera. “In questo modo il MiC mette nero su bianco il disprezzo per le competenze scientifiche che onorano la cultura italiana”. In attesa di capire come evolverà la polemica e se il Ministero risponderà alla lettera, ci auguriamo che i direttori che verranno selezionati saranno di altissimo profilo e sapranno gestire e valorizzare al meglio il patrimonio che verrà loro affidato, come piuttosto egregiamente fatto dai loro predecessori.

Desirée Maida

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Desirée Maida

Desirée Maida

Desirée Maida (Palermo, 1985) ha studiato presso l’Università degli Studi di Palermo, dove nel 2012 ha conseguito la laurea specialistica in Storia dell’Arte. Palermitana doc, appassionata di alchimia e cultura giapponese, approda al mondo dell’arte contemporanea dopo aver condotto studi…

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