La vela fantasma di Edoardo Tresoldi sul mare di Sapri sonorizzata da Iosonouncane. Ecco le foto
Durante la prima edizione del festival Derive, è andata in scena una performance visivo-sonora sul mare di Sapri che ha reinterpretato il rapporto tra pubblico e artista: non un palco ma una vela di rete trasparente.
Si è conclusa il 23 luglio a Sapri la prima edizione di Derive, un progetto sperimentale che prevede eventi site-specific e collaborazioni trasversali fra gli artisti in performance uniche che fanno dei luoghi l’elemento caratterizzante. È il caso della collaborazione tra Edoardo Tresoldi e Iosonouncane, protagonisti nella serata di apertura di una performance visivo-sonora sul mare, dal titolo Locus, in cui il musicista ha sonorizzato l’installazione dello scultore con una composizione inedita che ha reinterpretato il rapporto tra pubblico e artista: non più barriere fisiche, come palco e transenne, ma una vela evanescente di rete metallica affiorante dall’acqua che ha accolto l’esibizione musicale, filtrando il rapporto con gli spettatori sulla spiaggia vicina. Piani e volumetrie trasparenti hanno dialogato con paesaggi sonori elettronici, generando sinfonie e contrasti amplificati dalla regia illuminotecnica, curata da Luca Agnani, e dal riverbero dell’acqua. Una performance inclusiva in cui due ricerche artistiche affini, ma appartenenti a sfere semantiche diverse, si sono intrecciate senza snaturarsi, per una sperimentazione condivisa in cui il luogo si è trasfigurato in un hic et nunc irripetibile e il pubblico in parte integrante dell’opera. Ecco le immagini della serata.
– Claudia Giraud
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