Alla Bayerische Staatsoper di Monaco “7 Deaths of Maria Callas”, l’opera di Marina Abramović
Ha fatto finalmente il suo debutto l’opera-performance ideata, diretta e interpretata da Marina Abramović dedicata al soprano Maria Callas e alle eroine della lirica da lei cantate nel corso della sua carriera
“Per 25 anni ho voluto creare un’opera dedicata alla vita e all’arte di Maria Callas. Avevo letto tutte le biografie su di lei, ascoltato la sua straordinaria voce e guardato le registrazioni delle sue esibizioni. Come me era un Sagittario. Sono sempre stata affascinata dalla sua personalità, dalla sua vita e dalla sua morte. Come tanti dei personaggi che ha interpretato sul palco, è morta per amore. È morta di crepacuore”. Con queste parole Marina Abramović (Belgrado, 1946), nell’autobiografia Attraversare i muri, racconta della sua volontà di realizzare un progetto ispirato e dedicato a Maria Callas e alle eroine dell’opera lirica interpretate dalla celebre soprano durante la sua carriera. 7 Deaths of Maria Callas è il titolo dell’opera-performance ideata, diretta e interpretata da Abramović, e che dopo diverse vicissitudini e ritardi causati dalla pandemia, ha visto la luce in anteprima lo scorso 1 settembre alla Bayerische Staatsoper di Monaco. Il prossimo 5 settembre invece sarà possibile seguire lo spettacolo gratuitamente in diretta streaming sul sito web del teatro, per poi essere disponibile on demand dal 7 settembre al 7 ottobre con sottotitoli in tedesco, inglese, francese, spagnolo, italiano e polacco.
7 DEATHS OF MARIA CALLAS DI MARINA ABRAMOVIĆ
L’idea di 7 Deaths inizia a maturare in Marina Abramović alla fine degli anni Settanta, per poi trovare – almeno in apparenza – una prospettiva di realizzazione alla fine del 2014: un grande progetto performativo e cinematografico ispirato al soprano Maria Callas, idolo della Abramović, e a sette eroine dell’opera lirica accomunate dall’essere morte tragicamente e per amore. Le eroine di Carmen, Tosca, Otello, Lucia di Lammermoor, Norma, Madama Butterfly e La traviata sono le donne incarnate dalla Callas e di cui la performer serba reinterpreta le morti. Secondo il progetto iniziale di Abramović, ogni morte avrebbe dovuto essere diretta da un regista diverso – tra cui Roman Polanski, Alejandro González Iñárritu, Marco Brambilla, Giada Colagrande e Yorgos Lanthimos –, dando così vita a un lungometraggio composto da sette differenti episodi. Ma a partire da defezioni illustri come quelle di Polanski e Iñarritu fino agli usuali problemi di budget, il progetto tanto perseguito dalla performer serba, nel 2015, non riuscì a trovare realizzazione, per poi trasformarsi nel progetto che ha fatto il proprio debutto alla Bayerische Staatsoper. 7 Deaths, in realtà, avrebbe dovuto andare in scena a Monaco lo scorso aprile, per poi essere presentato a giugno in Italia nell’ambito del Festival del Maggio Musicale Fiorentino. La pandemia però ha fatto slittare l’appuntamento di Monaco di cinque mesi.
MARINA ABRAMOVIĆ ALLA BAYERISCHE STAATSOPER DI MONACO
Sette diverse arie in cui Maria Callas ha brillato nelle sue interpretazioni per tutta la vita, sono eseguite da sette cantanti: Addio del passato da La traviata, Vissi d’arte da Tosca, Ave Maria da Otello, Un bel dì vedremo da Madama Butterfly, Habanera da Carmen, Il dolce suono da Lucia di Lammermoor e Casta Diva da Norma. “In questa performance abbiamo adottato un approccio molto concettuale all’opera”, spiega Marina Abramović. “Abbiamo ridotto al minimo i soliti elementi dell’opera e collegato gli elementi di video e performance, narrazione e musica con semplicità concettuale”. Sette cantanti interpretano sette diverse arie cantate da Maria Callas nel corso della sua carriera, mentre Abramović commenta gli aspetti dell’opera dalla sua prospettiva. Allo stesso tempo, un video mostra la performer mentre interpreta la morte dell’eroina dell’opera. Sul palco Abramović non è sola: al suo fianco è l’attore Willem Dafoe, mentre le musiche sono state composte da Marko Nikodijević. “Questo progetto mi sta molto a cuore”, ha commentato la performer serba. “Si tratta di morire di crepacuore, morire per amore. Spero che il pubblico possa trovare una parte di sé in questi soggetti senza tempo”.
– Desirée Maida
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