A Roma la performance di Tilda Swinton dedicata a Pier Paolo Pasolini
Nell’ambito del progetto Romaison arriva il 25 giugno “Embodying Pasolini” negli spazi del Mattatoio la performance inedita creata e interpretata da Tilda Swinton e Olivier Saillard, con i costumi originali disegnati da Danilo Donati per i film diretti da Pasolini
Una mostra in divenire, uno squarcio che si apre su un atelier d’artista, dove l’azione prende forma intorno all’abito, alter ego e opposto del corpo che lo veste. Olivier Saillard e Tilda Swinton hanno immaginato così “Embodying Pasolini”, performance che interpreteranno in anteprima mondiale a Roma, negli spazi del Mattatoio, il prossimo 25 giugno. Già annunciato nell’ottobre 2020, in occasione della presentazione della mostra al Museo dell’Ara Pacis, l’inedito evento anticipa le celebrazioni per il centenario della nascita dello scrittore e regista e si inserisce nel programma di Romaison, progetto dedicato al rapporto tra il costume e la moda, supportato e promosso dal Comune di Roma e curato da Clara Tosi Pamphili.
TILDA SWINTON. LA PERFORMANCE
L’iconica attrice scozzese e il fashion curator di fama mondiale già direttore del Palais Galliera Musée de la mode di Parigi non sono nuovi alla collaborazione nell’ambito dei progetti performativi, da “The Impossible Wardrobe” a “Eternity Dress” e “Cloakroom” portano avanti da tempo una riflessione concettuale sull’abito e il suo significato ma è la prima volta che si misurano con il costume cinematografico. Il nuovo progetto performativo parte, quindi, dai costumi disegnati da Danilo Donati per alcuni dei film diretti da Pier Paolo Pasolini – dal Vangelo Secondo Matteo, a Uccellacci e uccellini, Edipo Re, Porcile, Il Decameron, I racconti di Canterbury, Il fiore delle Mille e una Notte, fino a Salò o le 120 giornate di Sodoma – tutti realizzati e conservati dalla Sartoria Farani, e dal loro singolare status dovuto al legame con il ruolo, con il personaggio. Rimasti prigionieri in una dimensione monumentale, in una cinematografia “svuotata” dai corpi degli attori – alcuni mai più stati neanche mostrati dopo le riprese – questi abiti diventano soggetto e oggetto di una pratica evocativa che interviene non ricreando il ruolo al quale sono stati deputati, ma la mancanza, l’assenza, suggerendo il contrasto tra potenza e atto.
GLI ABITI DI PPP
In questa dinamica si innesta l’azione di Tilda Swinton: sarà lei a provare i costumi citati, a saggiarne consistenza e memoria, a “raccontare nei buchi e nei vuoti di una manica cosa fosse un dialogo, uno scambio di attori, una scena” spiega Saillard. “Il rapporto con un costumista come Danilo Donati dimostra quanto il genio di un artista artigiano trascenda il tempo” aggiunge Clara Tosi Pamphili.
L’evento sarà trasmesso in diretta livestreaming su www.romaison.it dalle 18 alle 22 e accessibile al pubblico previa prenotazione.
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