Torna Santarcangelo Festival. Con una 52esima edizione rigenerata e ancora più internazionale
Con 40 compagnie, 170 repliche di teatro, performance e musica e debutti internazionali, Santarcangelo Festival torna a splendere, dall’8 al 17 luglio 2022, sotto la nuova direzione del curatore polacco Tomasz Kireńczuk e una spinta verso il posizionamento sulla scena performativa globale
È mastodontica la cornice di questa 52esima edizione, dal titolo Can you feel your own voice, creata dal nuovo direttore artistico Tomasz Kireńczuk, con 170 repliche di teatro, performance e musica, che si svolgerà dall’8 al 17 luglio 2022. Quest’anno, tra spazi di spettacolo più insoliti, troviamo anche un ex-cementificio scelto da Anna Karasińska per la sua creazione site-specific, il centro commerciale Le Befane, esplorato da Cardellini, Gonzalez e Verginelli, e le case degli abitanti contagiate da Mats Staub. Le 40 compagnie di tutto il mondo porteranno la loro narrazione sui temi scomodi del presente partendo dalle tante declinazioni politiche del corpo. In questo coro polifonico di diversi linguaggi e prospettive, gli spettatori saranno invitati a perdersi per poi trovare punti di contatto e stringersi in un ascolto reciproco.
GLI ARTISTI DI SANTARCANGELO FESTIVAL 2022
La donna sfida le logiche maschiliste in Ensaio Para Uma Cartografia di Mónica Calle, in DOOM di Teresa Vitucci, in Commune di Maria Kozłowska, in Love me di Marina Otero, mentre in Violences, Léa Drouet indaga la violenza femminile nelle classi emarginate. Il corpo esplora la diversità in relazione alla sua intimità in Scores That Shaped Our Friendship di Lucy Wilke e Paweł Duduś, e rifugge le definizioni di identità ed etnia in Mom, I* am no longer Black di Marilú M.Námoda. L’emancipazione del corpo nero maschile attraversa i lavori di Calixto Neto, O Samba do Crioulo Doido e di Ntando Cele in GO GO OTHELLO; si fa connotazione organica, politica e culturale nella poetica di Catol Teixeira. Tra rave e fantasia pastorale, si colloca Untitled di Alex Baczyński-Jenkins. Affiora la denuncia sociale: quella dei regimi oppressivi di Igor Shugaleev, e quella della questione ambientale di Gabriela C. da Cunha. Non mancano i progetti partecipativi come Siamo ovunque dell’omonimo collettivo e Dreams Come True, Hichmoul Pilon Production, collectif anthropie e Jumpcor di Paweł Sakowicz. Ritroveremo gli artisti italiani associati al festival, Annamaria Ajmone, Cristina Rizzo, Motus, Stefania Tansini e Rita Mazza e lo Chapiteau più bello di tutti, Imbosco, con i suoi dj set e concerti a chiusura di ogni giornata. Tra prime europee e debutti internazionali, Santarcangelo torna a splendere con una progettualità che segna un passo importante nel posizionamento sulla scena performativa globale.
– Valentina Cirilli
https://www.santarcangelofestival.com/
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