Artribune podcast: monologo al telefono con Loredana Longo
L'artista racconta in questo audio la sua pratica performativa. "C'è un po' tutta la mia storia", spiega, "e c’è anche tutta la storia del momento che stanno vivendo in Iran le donne iraniane"
Si è svolta nell’ambito di Roma Arte in Nuvola, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea ideata e diretta da Alessandro Nicosia con la direzione artistica di Adriana Polveroni all’interno della Nuvola di Fuksas, l’azione dell’artista Loredana Longo (Catania,1967) raccontata qui nel nuovo episodio di Monologhi al telefono.
Ascolta “Loredana Longo – Monologhi al telefono di Donatella Giordano” su Spreaker.
IL MONOLOGO DI LOREDANA LONGO
Nel suo monologo, infatti, l’artista parla del suo lavoro facendo riferimento a Crash, la performance presentata recentemente alla galleria di Francesco Pantaleone dove, all’interno di un ring costituito da quattro pezzi di guardrail, esaspera ancora una volta la condizione di limite fisico, mentale, sociale e culturale. “C’è un po’ tutta la mia storia” – dichiara l’artista – “e c’è anche tutta la storia del momento che stanno vivendo in Iran le donne iraniane”.
LA PERFORMANCE DELL’ARTISTA A ROMA
L’azione si è svolta nel foyer della Nuvola di Fuksas, in una porzione di spazio rettangolare precedentemente definito con la sabbia, la cui forma rimanda alla pianta di una abitazione. Inizialmente l’artista si presenta con la bocca bendata dalle sue stesse trecce che la costringono al silenzio. Successivamente inizia a muoversi carponi riconoscendo i limiti che compongono lo spazio, in un’atmosfera che trasmette disagio. Infine si apre verso una nuova consapevolezza che la porta a sciogliere i suoi nodi e ad ancorarsi con la testa al pavimento con l’intento di liberarsi dalle costrizioni. Il racconto di Loredana Longo.
Donatella Giordano
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