Nelle Marche torna la Meta Gallery di Popsophia, il festival dedicato alla filosofia
La rassegna, legata all’associazione Popsophia, ripropone la sua galleria virtuale e modulare visitabile tramite visori in realtà virtuale con un nuovo allestimento sul tema “Apollineo e dionisiaco”. Avviene tutto negli stessi giorni di un altro festival, Rocksophia
MeGA, la Meta Gallery di Popsophia torna a Civitanova con la nuova mostra sul tema Apollineo e dionisiaco. L’inedito progetto legato all’associazione Popsophia, che ha lo scopo di estendere i linguaggi utilizzati attraverso l’uso delle nuove tecnologie. Lo scorso anno, in questo spazio “contenitore” virtuale visitabile tramite visori Vr, si è raccontato attraverso opere d’arte dall’antichità ai giorni nostri il tema dell’Altro sguardo; adesso invece sarà presentato un nuovo percorso espositivo, durante il festival Rocksophia, che si svolge dal 27 al 30 Luglio a Civitanova, negli spazi della palazzina del Lido Cluana.
Che cos’è MeGA, acronimo di Meta e Gallery e progetto di Popsophia
“MeGA è una galleria digitale interattiva che consentirà di regalare al visitatore un’esperienza immersiva anche superiore a quella in presenza grazie alla realtà aumentata”, spiega ad Artribune il team di Popsophia, “allargando potenzialmente la platea dei visitatori a tutto il mondo grazie all’eliminazione delle distanze fisiche permesse dal mezzo. ‘Il medium è il messaggio’, diceva Marshall McLuhan, e mai come in questa esposizione il mezzo, lo strumento, diventa forma d’arte in sé, mostra della mostra. Le nuove forme di comunicazione e interazione introdotte per necessità dalla pandemia sono diventate l’occasione per ripensare gli spazi fisici creando una nuova architettura virtuale: spazi veramente immateriali, stanze senza pareti dalle geometrie instabili, plasmate in tempo reale soltanto da suoni e immagini. Una piattaforma innovativa che si sviluppa su più canali e dalle potenzialità infinite”.
Popsophia 2023 a Civitanova e la mostra di MeGa
Quest’anno il tema del festival è Apollineo e dionisiaco, e la mostra omonima presso MeGA vuole essere un’esperienza espositiva e divulgativa al tempo stesso proprio su questo argomento. In esposizione, ricostruite in 3D e visitabili con i visori ci sono opere della classicità greca, dalla Venere di Milo al Doriforo di Policleto per poi passare a opere di rottura come il Minotauro e Les Mademoiselles d’Avignon di Picasso. “Il mondo greco, di cui siamo figli spirituali, non è solo il regno della misura e della perfezione apollinea, ma è anche il regno della dismisura e dell’eccesso dionisiaco”, dichiara Lucrezia Ercoli, direttrice artistica di Rocksophia. “E questa duplicità va ben al di là dei confini del mondo antico: al fondo di ogni creazione artistica c’è la polarità tra spirito apollineo e spirito dionisiaco”. Anche quest’anno sarà così possibile entrare nella cyber architettura ispirata al morfismo dell’architetto Vittorio Giorgini e visitare le sue sette sale nelle quali verranno collocate altrettante opere che costruiscono un percorso fra tendenze opposte: la misura, il “canone” della bellezza classica, e la rottura, con la genesi del cubismo e dell’astrattismo. Un percorso che in Rocksophia andrà dalla musica all’arte raccontando come tutta la storia delle arti visive sia un alternarsi fra il predominio dell’ordine e il suo opposto.
Claudia Giraud
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