Tedua al Festival di Sanremo: il live del rapper-modello di LaChapelle sarà sulla nave da crociera

La rivelazione musicale del 2023 aprirà e chiuderà la kermesse sul “terzo palco di Sanremo”. Ecco chi è il cantante e attore che ha impersonato Cristo nell’ultima serie del fotografo statunitense, autore delle due cover del suo album “La Divina Commedia”

Sarà il rapper Tedua, artista rivelazione del 2023, da mesi ai vertici delle classifiche discografiche, ad aprire e a chiudere il Festival di Sanremo 2024 sulla nave Costa Smeralda: da qualche anno, ancorata al largo della città ligure e collegata anche con il Teatro Ariston durante tutte le serate della kermesse (quest’anno in programma dal 6 al 10 febbraio), rappresenta infatti il “terzo palco di Sanremo”. “Come sapete”, ha spiegato il suo direttore artistico e conduttore Amadeus, “nei miei festival ci sono tre palchi, tutti importanti: l’Ariston dove si svolge la gara e due esterni per coinvolgere tutta la città. Uno a piazza Colombo e l’altro sulla nave da crociera per cinque serate imperdibili“.

David LaChapelle, Jesus is condemned to death. Courtesy Deodato Arte
David LaChapelle, Jesus is condemned to death. Courtesy Deodato Arte

Chi è Tedua, il rapper-modello ospite a Sanremo 2024

Mario Molinari, in arte Tedua, è un rapper nato a Cogoleto (Genova) nel 1994 e cresciuto a Milano che ha portato nel mondo dei live urban una connotazione internazionale, unendo la performance a un approccio artistico multidisciplinare. Lo dimostrano il secondo disco in studio del 2018 intitolato Mowgli, con cui ottiene il Premio Lunezia per il suo valore musical-letterario e, soprattutto, la Divina Commedia, uno degli album rivelazione del 2023: un progetto discografico caratterizzato da un susseguirsi di riferimenti letterari e all’universo dantesco, che si intersecano e sovrappongono a vicende personali, citazioni prese dal suo passato e dal suo repertorio artistico, con le due cover realizzate dal fotografo David LaChapelle. Tedua ha anche esordito come attore nel ruolo di Cecco nel film di Michele Placido L’ombra di Caravaggio, presentato nella sezione Gran Public della XVII Festa del Cinema di Roma del 2022.

La collaborazione di Tedua con David Lachapelle: il disco

Entrambe le cover de La Divina Commedia, la prima ispirata al Purgatorio e la seconda all’Inferno, sono state realizzate da David LaChapelle: scoperto da Andy Warhol, è uno dei fotografi che più ha segnato l’immaginario pop attuale, con i suoi scatti iconici a musicisti come Madonna, Lana Del Rey, Eminem, Lady Gaga, Kanye West, Rihanna, e ad attori come Leonardo DiCaprio, Uma Thurman, Elizabeth Taylor, River Phoenix. Per il Purgatorio, il visionario fotografo si sarebbe ispirato alle incisioni del poeta e pittore britannico William Blake, autore di una delle più celebri illustrazioni della Divina Commedia, caratterizzate da movimenti circolari e vorticosi. La copertina Inferno – scattata lungo le pendici di un vulcano hawaiiano – ritrae invece Tedua con un completo da lavoro dilaniato, che sembra attraversare un girone infernale, trattenuto da una scultura futuristica 3D, a rappresentare le braccia delle anime dei peccatori.

Inferno, cover La Divina Commedia
Inferno, cover La Divina Commedia

La collaborazione di Tedua con David LaChapelle: l’ultima serie fotografica

La collaborazione con David Lachapelle non si è limitata al disco: Tedua ha fatto anche da modello al fotografo statunitense nella sua ultima e attesissima serie Stations of the Cross. Qui Cristo era impersonato dal cantante, nell’omonima mostra di Roma, alla Galleria Deodato, e durante la XIV Florence Biennale Mostra internazionale di arte contemporanea e design di Firenze, sempre a ottobre 2023, in occasione del premio alla carriera assegnato a LaChapelle. In questo inedito ciclo fotografico, elementi teatrali insieme a figure simboliche hanno trasformato la pratica devozionale in una moderna Via Crucis, trasportandola nel tempo presente.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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