Il Festival della Bellezza: incontri e spettacoli in 21 luoghi simbolo d’Italia per tutta l’estate

Templi di Selinunte, Grotte di Catullo, Cenacolo Vinciano: sono alcuni dei luoghi iconici del patrimonio storico-artistico italiano che ospitano fino a ottobre lectio filosofiche, monologhi teatrali, concerti

Un incontro tra arte, sapere e pensiero, nei luoghi simbolo del patrimonio storicoartistico italiano dal VI secolo a. C. al Novecento. È quanto propone il Festival della Bellezza, inaugurato lo scorso giugno a Villa Medici a Roma con la lectio di Scandalo. Il femminile nell’arte tra rappresentazione e percezione della scrittrice e drammaturga romana Melania Mazzucco, in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma. In questa rassegna di incontri filosofici e spettacoli, giunta all’undicesima edizione, sono in programma fino a ottobre 41 eventi che ruoteranno intorno al tema Immagini e pensieri iconici.

Il tema dell’edizione 2024 del Festival della Bellezza

Quest’anno”, dice il direttore artistico e ideatore del festival Alcide Marchioro, “ci aggiriamo tra pensieri e immagini intorno a cui prende forma e senso la vita, quell’immaginario da cui, coi suoi rimandi simbolici, discende il reale. Dall’inventiva concettuale e narrativa di figure come Platone, Gesù, Nietzsche e Freud a quella di grandi artisti che si sono espressi attraverso significanti e poetici segni visivi o sonori. Nell’idea del Festival di unire riflessione a percezione”, continua Marchioro, saremo in contatto diretto con alcune di queste opere iconiche come i Templi di Selinunte, l’Ultima Cena di Leonardo, i tagli di Fontana e come quelle di Michelangelo, Palladio, Portaluppi, Scarpa, Burri in cui è emblematica la fusione tra l’idea e la forma, tra il mentale e la sua estetica trasposizione materiale e sensoriale. La Bellezza come simbolo dei simboli”.

Festival della Bellezza
Festival della Bellezza

Festival della Bellezza 2024. I luoghi simbolo del patrimonio storicoartistico italiano

Patrocinato dal Ministero della Cultura, promosso dalla Regione del Veneto e organizzato dall’Associazione Idem, il Festival della Bellezza propone lectio filosofiche, letterarie e sull’arte, monologhi teatrali inediti, prime nazionali, concerti. In tutto 41 eventi in 21 luoghi simbolo del nostro patrimonio storico-artistico: dal mondo classico (Templi di Selinunte, Grotte di Catullo), alle opere medievali, rinascimentali (come il Cenacolo Vinciano a Milano, luogo centrale delle riflessioni con eventi anche al Castello Sforzesco, al Museo Poldi Pezzoli, a Villa Necchi Campiglio di Portaluppi e alla Sala Fontana dell’Arengario) e settecentesche (come il Teatro Bibiena), fino a iconiche opere novecentesche come il Vittoriale e il Cretto di Burri. Il Teatro Romano di Verona è la sede principale degli appuntamenti che quest’anno, per la prima volta, sono ospitati anche a Villa La Rotonda a Vicenza e a Villa Barbaro affrescata da Paolo Veronese.

Festival della Bellezza
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Festival della Bellezza 2024. Il programma

Il tema di quest’anno innesca riflessioni letterarie, filosofiche, storiche e artistiche su personaggi, idee e opere iconiche da parte di alcuni dei maggiori protagonisti della scena culturale italiana. Figura iconica per eccellenza, quella di Gesù: ne parlerà il 13 settembre Flavio Caroli al Cenacolo Vinciano incentrandolo su L’iconico Leonardo, mentre Vittorio Sgarbi lo farà l’11 lugliocon racconti e riflessioni su Michelangelo e Canova al Teatro Romano di Verona. L’iconografia contemporanea è dovuta soprattutto ai grandi fenomeni popolari della nostra epoca: la musica, la politica, lo sport, il cinema. Centrale in tal senso è stato, al Teatro Romano, lo spettacolo musicale di Paola Turci e Gino Castaldo sul “triennio magico” della canzone, dal 1979 al 1981, con capolavori di Dalla, Battiato, De André, Vasco Rossi, De Gregori, Bennato, Pino Daniele, Guccini, Battisti, Fossati. Morgan, a Villa Mosconi Bertani, proporrà l’11 settembre una lezione-concerto su icone del rock come Elvis Presley, Dylan, Jim Morrison, Lennon, Jimi Hendrix, Lou Reed, Janis Joplin.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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