Nasce a Roma SUPERAURORA. Manifestazione ispirata ai grandi festival internazionali 

È un boutique festival, ma su scala più grande, che offre concerti e un’esperienza immersiva di arte nell’oasi verde che incornicia Villa Chigi. Per saperne di più abbiamo parlato col suo ideatore e festival lover Luca Carinci di Alcazar

Roma ha un nuovo festival di musica internazionale: il 27 e 28 luglio 2024, nell’oasi verde della Pineta di Castel Fusano, ai piedi del seicentesco Castello Chigi, Alcazar e Spaghetti Unplugged presentano SUPERAURORA Music & Art Festival , ovvero due giorni con concerti di artisti come Craig DavidBigMamaMasegoLouie VegaMecnaJungle,JP CooperFast Animal and Slow KidsMezzosangue, su due palchi, uno per i live e uno per i dj-set. E poi immersione nella natura, un villaggio gastronomico, attività ricreative, installazioni artistiche e la possibilità di campeggiare a due passi dal mare di Ostia, sul litorale tirrenico.

SUPERAURORA si ispira ai grandi festival internazionali come Coachella e Sonar

Ispirato ai grandi festival internazionali come Coachella, Sziget, Sonar e Primavera Sound che ogni anno accolgono spettatori da tutto il mondo in una forma immersiva ed esperienziale, SUPERAURORA è organizzato da Alcazar, diventato uno dei club più affermati della Capitale e in tutta Italia per live music e dj set. Main Partner dell’evento è Spaghetti Unplugged, format di riferimento della nuova scena musicale italiana, noto per essere un palcoscenico di lancio per nuovi talenti. Insieme hanno dato vita a questo nuovo evento che affronta anche temi contemporanei come la tutela dell’ambiente, proponendo un’esperienza interattiva e immersiva con spettacoli di videomapping, installazioni, camping, glamping e una varietà di proposte gastronomiche. 

La storia di Villa Chigi

Il tutto in una location d’eccezione, a un chilometro e mezzo dal mare di Roma: la tenuta Chigi, con i suoi 100mila mq di verde e la storica Villa Chigi – Sacchetti risalente al XVII secolo. A ridosso del Lido di Ostia, il Parco Urbano Pineta di Castel Fusano è dal 1980 un’area protetta della Regione Lazio. È qui che sorge Villa Chigi, un tempo appartenente alla famiglia Sacchetti e che dal 1755 appartiene ai Chigi, nobile famiglia che ancora oggi abita nella dimora. Della natura del nuovo festival, dei suoi obiettivi e sviluppi ne abbiamo parlato col suo ideatore e festival lover Luca Carinci di Alcazar.

Masego, Superaurora, Crediti foto Segraphy
Masego, Superaurora, Crediti foto Segraphy

Il festival SUPERAURORA a Roma. Intervista a Luca Carinci

Come nasce il SUPERAURORA Festival?
È nato tutto dalla passione per la musica e per gli eventi, per quelle vibrazioni positive che ti mettono addosso e per quella condizione ancestrale che solo la musica riesce a darmi e a dare a tutti i miei collaboratori. 

Quali sono state le opportunità e necessità che hanno condotto alla sua realizzazione?
Da festival lover sono stato a diversi eventi come Coachella in California, Sziget in Ungheria, Sonar e Primavera Sound in Spagna e mancava in Italia un evento simile. Ci sono dei festival musicali verticali (cioè con tanti artisti nello stesso giorno), ma sono pochissimi quelli che offrono un’experience a tutto tondo per l’utente. 

In Italia per esempio c’è il Limbo Festival a Barga di Lucca che lo fa…
Sì, alcuni boutique festival lo fanno, ma la mia ambizione era quella di riuscire a farlo su una scala più grande, puntando a creare un evento che colpisse gli appassionati direttamente al cuore, con l’opportunità di creare una comunità attenta anche ai principali temi odierni, come la sostenibilità da tutti i punti di vista: energetico-ambientale-sociale.

Big Mama
Big Mama

Il futuro di SUPERAURORA a Roma

Qual è l’obiettivo su Roma?
L’obiettivo e l’ambizione rapportati su Roma sono quelli di creare un evento veramente internazionale, attrattivo per un pubblico nazionale e internazionale, un appuntamento per cui venire a Roma a prescindere dalle sue bellezze storico-archeologiche-artistiche. Un evento che crei un’energia positiva, sia economica che a livello di esperienza personale per tutti gli utenti. 

Poi, la fascinosa tenuta Chigi per sede è un valore aggiunto.Sì, avere la possibilità di farlo all’interno di un parco naturalistico e anche storico è stato un mix ideale per cui devo ringraziare la famiglia Chigi che ci ha permesso di utilizzare gli spazi e per aver creduto nel progetto.

Quali saranno i suoi sviluppi?
È ancora presto per dirlo. Finita questa edizione cercheremo di raccogliere e valutare i feedback da parte di tutte le persone che ci hanno dato fiducia per provare a costruire una seconda edizione ancora più immersiva e vicina alla mia idea iniziale. 

Ovvero?
Sicuramente ci sarà una varietà maggiore di artisti, sia a livello di generi musicali che di paesi e nazionalità coinvolte, e una sezione artistica più ampia rispetto a questa prima edizione. Inoltre, vogliamo lavorare per potenziare ulteriormente l’aspetto della sostenibilità, sia dal punto di vista energetico che ambientale, per rendere il festival sempre più verde e rispettoso dell’ambiente. Cercheremo anche di ampliare le esperienze offerte ai visitatori, con workshop, conferenze ed attività interattive che possano arricchire l’esperienza complessiva del festival. Speriamo di poter coinvolgere sempre più persone e di creare una comunità di festival lover che condividano con noi la passione per la musica, l’esperienza live e la sostenibilità.

Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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