Questa estate tornano i riti settennali a Guardia Sanframondi. Storia e origine di una manifestazione unica al mondo
Si svolgono ogni sette anni a partire dal primo lunedì successivo al 15 agosto a Guardia Sanframondi i riti di penitenza in onore dell’Assunta che raccolgono fedeli e spettatori
Si è tenuta nell’agosto del 2017 l’ultima manifestazione dei riti settennali che, appunto dopo sette anni, ritornano dal 19 al 25 agosto 2024, a partire dal primo lunedì successivo al 15 agosto a Guardia Sanframondi, un paese di cinque mila abitanti in provincia di Benevento. La manifestazione è conosciuta anche come Festa dell’Assunta e presenta cortei per un’intera settimana tenuti dai quattro rioni del paese (Croce, Portella, Fontanella e Piazza) che si ritrovano poi il giorno conclusivo in una processione imponente e corale. Infatti, la domenica viene portata in mostra la statua lignea dell’Assunta con in braccio Gesù – custodita in una nicchia nel Santuario dell’Assunta e protetta da una lastra, arricchita da oro e dagli ex voto offerti dai fedeli nel corso dei secoli –, seguita da penitenti in saio bianco incappucciati che si percuotono il petto con una spugna di sughero chiodata, oltre a più di tremila figuranti che inscenano rappresentazioni sacre tratte dalla Bibbia, dalla vita dei Santi e dalla storia della Chiesa.
Riti settennali a Guardia Sanframondi. I battenti
Il rito dei battenti è sicuramente il più suggestivo: donne e uomini vanno incontro alla statua della Vergine indossando un saio bianco con solo due fori all’altezza degli occhi e aperti sul torace, dove si batteranno in prossimità del cuore al grido di “Con fede e coraggio, fratelli, in nome dell’Assunta, battetevi!”. Questi sfilano davanti all’Assunta in ginocchio mentre affondano i colpi per poi rialzarsi e lasciare il corteo, mentre la processione procede lentamente in un susseguirsi di mani che prendono in consegna la statua cantando e pregando finché non si arriva davanti all’omonima chiesa. Una volta consegnata ai sacerdoti la statua, è possibile venerarla notte e giorno per quindici giorni, al termine dei quali la domenica pomeriggio, dopo una solenne celebrazione eucaristica e un’altra breve processione in Piazza San Filippo, l’Assunta è riposta nuovamente nella nicchia e chiusa nella lastra con le tre chiavi.
Riti settennali a Guardia Sanframondi. La cadenza ogni sette anni
Con lo scopo di rendere quanto più scenico e visibile il tributo di fede alla Vergine, queste processioni hanno sempre avuto luogo ogni qualvolta fosse necessario chiedere l’intervento “celeste” in caso di carestie, pestilenze, siccità, alluvioni o terremoti. E solo dopo la Seconda Guerra Mondiale si è radicalizzata la cadenza settennale (non a caso un numero simbolico sacro sia per il mondo ebraico sia per quello cattolico), tanto che la manifestazione richiama anche migliaia di emigrati dalla Germania, dagli Stati Uniti e dell’Australia.
Riti settennali a Guardia Sanframondi. Le origini
Tuttavia, le origini storiche di questa tradizione popolare religiosa e folkloristica sono incerte: secondo alcuni deriverebbero da culti pagani precristiani mentre altri si rifanno al Medioevo, quando nel 1260 Raniero Fasani partì da Perugia in processione con dei disciplinati portandoli in tutta Europa. Il documento storico più antico, invece, che fa riferimento ai riti di Guardia Sanframondi, risale al 1620, anno in cui dopo una grave carestia che colpì il paese la popolazione decise di portare in processione la Madonna. Simili ai settennali di Guardia Sanframondi sono quelli presenti in alcuni paesi limitrofi, come per esempio la processione del Venerdì Santo con i battenti a sangue a San Lorenzo Maggiore.
Caterina Angelucci
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