10 anni di Bari International Gender festival. Il programma tra techno e arte

Edizione speciale per il festival multidisciplinare BIG sui temi dell’identità e del corpo, con più di 20 appuntamenti tra arte contemporanea, musica, danza e performance

Compie 10 anni il festival che si divide tra performance e arti visive, focalizzato sui temi dell’identità e del corpo. Il Bari International Gender festival (BIG) torna, infatti, nel capoluogo pugliese dal 31 ottobre al 30 novembre, con un format ormai rodato per portare ancora una volta grandi nomi internazionali e nazionali nel campo delle arti performative, del cinema, della danza e del teatro. Il tutto a tema queer.

10 anni di BIG – Bari International Gender festival

10 anni di BIG, di visioni differenti, immaginari insoliti, generi indefiniti, formati scomposti, mutazioni di sguardo, transizioni disciplinari. Di resistenza, culturale, irriverente, nella città di Bari, che comincia a delinearsi e farsi storia, allargare reti, aprire partecipazioni, consolidare posture”, commentano Miki Gorizia e Tita Tummillo, direzione artistica della manifestazione. “Pensavamo di aver fatto esperienza di tutto e invece…X. Gli eventi muovono verso x scenari apocalittici, disastrosi, brutali, e noi prontamente rispondiamo con X danze rituali e catartiche, azioni di posizionamento chiaramente X, storie di margine e confine XXX, scosse d’attenzione. Aprite le orecchie, spalancate gli occhi! Il BIG X compone un programma xxx la cui somma delle singole parti non può che dare come risultato una gigantesca X”.

Filles petroles
Filles petroles

BIGX 2024: il programma

Anche quest’anno il BIGX, promosso e organizzato dalla Cooperativa sociale AL.I.C.E., presenta un ricco programma di appuntamenti. il 31 ottobre a mezzanotte il Teatro Kismet ospiterà la produttrice, artista sonora sperimentale e techno DJ Dasha Rush, figura poliedrica del panorama musicale e nota per i suoi progetti sperimentali di musica e arte eseguiti nei luoghi più importanti e lungimiranti per la musica elettronica e digitale come il Montreal’s Mutek, l’Ars Electronica di Linz, L.E.V. Festival a Gijón, MIRA a Barcelona e ADE Amsterdam Dance Event. Dopo la grande apertura, saranno presentati dal 3 novembre nei luoghi più importanti per la vita culturale e artistica della città di Bari – scelti tra spazi espositivi, indipendenti, teatri e sale cinematografiche – più di venti appuntamenti con ospiti nazionali e internazionali tra i più importanti nel panorama dell’arte e della performance contemporanea tra cui il coreografo libanese Omar Rajeh, il performer e coreografo giamaicano/norvegese Harald Behare, la compagnia Dewey Dell, la produttrice musicale e rapper Catherine Atim conosciuta con il nome d’arte Catu Diosis, artista del network afro Nyege Nyege, la coreografa e danzatrice Nadia Beugré, la storica compagnia teatrale Fanny & Alexander, il collettivo artistico Democracia.

BIGX: il focus sull’arte contemporanea

A proposito di Democracia – che focalizza la sua produzione artistica sulla comunità, il dissenso e il conflitto – il collettivo, fondato a Madrid nel 1970 da Iván López e Pablo España, sarà il protagonista del Focus sull’Arte Contemporanea ideato e curato dell’artista Pamela Diamante che porterà per il terzo anno consecutivo, in sinergia con la direzione artistica, un approfondimento sui movimenti artistici più importanti del panorama internazionale contemporaneo. Ospite di questa edizione, il gruppo di lavoro spagnolo sarà protagonista di un doppio appuntamento: un talk, che si terrà alla Biblioteca Metropolitana De Gemmis, e una mostra, Enjoy the Collapse, allestita in coproduzione con Spazio Murat. La mostra vedrà anche la partecipazione dell’artista spagnola Nuria Güell (Vidreras, Gerona, 1981), il cui contributo arricchisce il dialogo espositivo con una riflessione critica sulle questioni di genere e sulle forme di resistenza sociale. Anche la Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare sarà coinvolta: il 14 novembre accoglierà nei suoi spazi (grazie alla partnership tra la fondazione e il BIGX) la performance Lemmy B dell’artista Nunzia Picciallo che, attraverso il corpo e l’azione, indaga una soggettività non prevista che si manifesta e afferma la volontà di essere presenza generativa in un sistema dominante.

Redazione

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