A Bergamo Spazio Volta inaugura una sede nell’Ex Chiesa di San Rocco col grande artista Wilfredo Prieto
Dopo due anni di restauro l’associazione culturale riattiva un secondo spazio in città: prima l’ex fontana romanica e ora la chiesa cinquecentesca che ospiterà mostre d’arte contemporanea, concerti, performance e proiezioni cinematografiche
Si trova fra Via Rocca e Piazza Mercato delle Scarpe a Bergamo la chiesa cinquecentesca sconsacrata (e inagibile dagli Anni Ottanta) che Spazio Volta ha riqualificato grazie a un ambizioso progetto di restauro non concluso sostenuto (autonomamente) con bandi e raccolte fondi tutt’ora in corso. Così, dopo due anni di lavori, all’ex fontana romanica di San Rocco – sempre riattivata dall’associazione nel 2020 e già spazio espositivo – si aggiunge l’Ex Chiesa di San Rocco che per l’occasione inaugura sabato 19 ottobre 2024 con la mostra di Wilfredo Prieto (Sancti Spiritus, 1978), aperta al pubblico fino al 12 gennaio 2025.
Spazio Volta e la mostra di Wilfredo Prieto
Troppo facile per l’incredulo vedere da lontano è il titolo dell’esposizione presentata dall’artista che attualmente rappresenta Cuba alla Biennale di Venezia 2024 e che propone cinque opere pensate appositamente per gli spazi dell’Ex Chiesa di San Rocco. In un dialogo tra l’effimero e l’eterno, il tangibile e l’intangibile, Prieto riflette sulle trappole della società contemporanea giocando con la tipica ironia che lo contraddistingue: “Prestando attenzione agli oggetti quotidiani, l’artista crea abbinamenti al tempo divertenti e inaspettati, il cui significato rimane spesso ambiguo. Un uovo e una palla da biliardo, una lampadina e una patata, o la boccetta di un profumo che cala dal soffitto decorato della chiesa. Le opere della mostra ci invitano a trovare un punto di intersezione tra il pensiero e il sentimento”, racconta il curatore Edoardo De Cobelli.
L’arte di Wilfredo Prieto per Spazio Volta
Prieto, infatti, parte dai beni comuni della vita quotidiana per la realizzazione delle sue opere, unendo materiali “poveri” (come gomma masticata o buccia di banana), prodotti industriali (fusti per il trasporto di petrolio e cemento), frutta (anguria, mango), oggetti preziosi (oro e diamanti) e beni di consumo (bibite e telefoni cellulari). Questi sono scelti in base alle proprietà espressive e ai significati economici, sociali e culturali che suscitano, successivamente alterati ed estratti dal contesto a cui appartengono tramite un gesto artistico, spesso minimo.
La nuova sede di Spazio Volta nelle parole di Edoardo De Cobelli
“La missione del centro sarà la promozione della cultura nelle sue varie manifestazioni, cinema d’autore, performance, eventi musicali ed editoria indipendente, con un focus principale dedicato all’arte contemporanea. La chiesa riapre con agibilità parziale a restauro inconcluso per mancanza di fondi. La riapertura servirà a mostrare al pubblico l’esistenza di un luogo ormai dimenticato e a riattivarne l’interesse”, conclude De Cobelli.
Caterina Angelucci
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