A Torino nasce un format che fa rivivere i luoghi iconici della città tra clubbing e arti perfomative
TEATRO: così si chiama il progetto del brand torinese di eventi di musica elettronica Recall, che comprende live multidisciplinari, performance, dj set e design suddivisi in atti come nell’impostazione teatrale. Volevamo saperne di più e abbiamo intervistato il suo cofondatore
Un teatro piccolo, dallo stile un po’ retrò, in zona Quadrilatero romano a Torino, accoglie la prima edizione di TEATRO, nuovo format del brand torinese di intrattenimento musicale elettronico Recall che unisce l’atmosfera del clubbing alle arti performative e al design, dando una nuova veste a luoghi iconici della città. “Questo sarà il primo episodio di un progetto che desideriamo mantenere ‘eccezionale’, nel senso che accadrà, almeno per ora, saltuariamente”, ci spiega uno dei suoi fondatori, Umberto Milanesio, suo giovanissimo direttore artistico e dj resident. Si parte il 16 novembre 2024 allo storico Teatro Juvarra, luogo centrale nella vita culturale torinese.
Lo storico Teatro Juvarra a Torino
Nato ai primi del Novecento come teatro interno dell’ottocentesco Collegio Artigianelli, viene eretto all’interno dell’ala dell’edificio che si affaccia su via Juvarra, da cui ne deriva il nome, proprio per dare uno spazio di svago ai giovani orfani o problematici che alloggiavano in questa struttura educativa, dove imparare un mestiere, gestita dai Giuseppini del Murialdo. Negli anni, questo gioiello architettonico è diventato un rinomato palcoscenico, dove sono transitati personaggi famosi dello spettacolo, del teatro, della musica e dell’arte. Dopo aver ospitato nel triennio 2017-2020 il progetto Le Musichall, con la direzione artistica di Arturo Brachetti, oggi il Teatro Juvarra torna spazio aperto alla sperimentazione.
Il nuovo format TEATRO che fa rivivere luoghi iconici della cultura di Torino
È qui che si inserisce il nuovo format di Recall che fa rivivere luoghi iconici della cultura – teatri, cinema, ma anche ex siti industriali -, attraverso nuove modalità di fruizione che combinano arte, visual, musica e performance. A Torino, il brand ha iniziato nel 2016 con una serata elettronica in una discoteca per poi contaminarsi a realtà istituzionali e artistiche, tra cui musei, gallerie d’arte come la Noire. La serata inaugurale vedrà protagonista Zebra Katz, artista americano di origine jamaicana, rapper di suoni minimal, drum & bass e performer ispirato al teatro; Dualismo Sound, label di riferimento nella scena torinese e i due resident di Recall, Octavio Octavio e HolyU (Umberto Milanesio), a cui abbiamo deciso di fare qualche domanda.
Intervista a Umberto Milanesio di Recall
Come nasce Recall?
Recall nasce ormai più di 8 anni fa a Torino. L’intento era creare un brand che radunasse artisti e appassionati di musica elettronica. Una community di persone che volesse vivere esperienze artistico-musicali innovative sentendosi parte di un gruppo.
Con quali obiettivi?
Esprimere in primis i nostri ideali musicali attraverso un progetto nuovo che riunisse vari caratteri artistici: non abbiamo mai voluto limitare il nostro lavoro all’organizzazione di eventi, ma fin dal principio ci siamo posti l’obiettivo di impostare un progetto più ampio che toccasse diverse componenti artistiche.
TEATRO: tra arte, musica e performance
Da quali esigenze nasce TEATRO?
Sentivamo la necessità di fare ulteriore ricerca artistica e tornare a sviluppare format specifici con una narrativa studiata nel dettaglio. Al centro del progetto ci sono le performance live che ci permettono di esplorare nuove sonorità e continuare a modellare “l’universo” artistico che circonda Recall.
In cosa consiste questo nuovo format?
TEATRO è una reinterpretazione degli spazi teatrali attraverso nuovi codici degli elementi tradizionali che caratterizzano questi luoghi. Nasce un nuovo linguaggio visivo e sonoro che integra installazioni interattive, musica ed elementi scenografici per un’esperienza immersiva, divisa in atti come nel teatro tradizionale.
Quali altri luoghi esplorerete dopo il Teatro Juvarra?
Vogliamo esplorare luoghi simili ai teatri, cinema, con un carattere appunto teatrale. Performance in piedi, ma in futuro anche da spettatori seduti, magari interattive tra pubblico e performance, vogliamo esplorare varie possibilità.
Anche fuori Torino?
L’obiettivo è riproporre il format anche in nuove città italiane, e successivamente, perché no, allargarsi su scala europea.
E il futuro del brand Recall quale sarà?
Al momento Recall vuole continuare a proporre e progettare esperienze e interventi artistici a 360°, cercando di portare sempre di più la sua visione nel mondo della musica elettronica e dell’arte. Questo format ne è un esempio e incarna alla perfezione la direzione che vogliamo dare sempre di più al brand. Parallelamente, tornare attivi lato discografico è uno dei nostri maggiori desideri, assieme a mantenere e sviluppare sempre di più tutti i progetti che abbiamo sviluppato negli ultimi mesi.
Claudia Giraud
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