In Campania per la Befana la prima edizione invernale dello Sponz Fest inventato da Vinicio Capossela
Lo Sponz Viern recupera l’edizione saltata quest’estate del festival di musica e tradizioni popolari ideato dal cantautore a Calitri, in Alta Irpinia. Tra concerti nelle grotte, un Presepe parlante e grande festa finale in un tendone da circo
Nuova edizione – per la prima volta – tutta invernale per lo Sponz Fest, il festival di musica e tradizioni popolari ideato dal cantautore Vinicio Capossela a Calitri, in Alta Irpinia. In programma dal 3 al 6 gennaio 2025, la rassegna cambia nome in Sponz Viern senza cambiarne la sostanza che prevede concerti nelle grotte, laboratori, teatro, incontri, letture, poesie e arti circensi. Con un imperdibile concerto rituale finale dello stesso Capossela, dal titolo La Dodicesima Notte.
Sponz Viern: versione invernale dello Sponz Fest saltato quest’estate
“La dodicesima notte viene a coincidere con la dodicesima edizione di questa specie di miracolo che chiamiamo Sponz Fest”, spiega il cantautore che è riuscito nell’impresa di recuperare l’edizione saltata quest’estate a causa di fondi pubblici venuti a mancare: in compenso, il 31 agosto è andata in scena una festa spontanea negli stessi luoghi. “Il dodici è un numero di grande armonia, della pienezza umana, della ciclicità, un numero che ben si addice alle feste dell’inverno che da sempre ci collocano nella ciclicità della natura. A seguito della bella mobilitazione spontanea del 31 agosto scorso, abbiamo pensato di allestire questa edizione puntando sulla forza della partecipazione. L’edizione sarà resa possibile grazie al sostegno e all’attività delle associazioni territoriali, dell’amministrazione comunale, al contributo di sponsorizzazione degli imprenditori locali e alla biglietteria dei concerti”.
Sponz Viern: il programma, tra concerti, film e il Presepe parlante a Calitri
Si comincia venerdì 3 gennaio: nel pomeriggio nel centro storico di Calitri si aprono le grotte, che ospiteranno i concerti di Alessandro “Asso” Stefana, Peppe Leone e Andrea Tartaglia. A seguire, la proiezione – alla presenza dei suoi interpreti – di Natale Fuori Orario, il film-documentario con la regia di Gianfranco Firriolo scritto da Vinicio Capossela, che ne è anche tra i protagonisti. La sera si inaugura l’Area Circo: un grande tendone montato nell’area del campo sportivo di Calitri ospita una notte swing tutta da ballare con i Patagarri, band travolgente reduce dal successo della partecipazione a XFactor 2024, con la speciale apparizione di Tonino Carotone. Sabato 4 gennaio, al mattino, aprono i mercatini di Natale nel centro storico, mentre alla Casa del Cinema proseguono le attività per bambini e il pomeriggio parte il Presepe Parlante. “Abbiamo pensato di disseminare il paese di appuntamenti”, continua il cantautore, “di comporre un presepe parlante a riproduzione della società contemporanea e delle sue istanze di carattere civile, e abbiamo pensato a un grande tendone da circo riscaldato per ospitare la musica, i concerti, i balli e la lotteria”.
Sponz Viern: il concertone della “Dodicesima Notte”
Infine, la notte della Befana, va in scena un concerto extralarge di Vinicio Capossela con maghi e funamboli. “Moltissimi sono i simboli, i rituali, i prodigi, i travestimenti, gli auspici legati alla notte che conclude il ciclo delle feste cominciate con il Natale. E tutti li vogliamo rievocare in questa folle notte”, conclude Capossela. “’La dodicesima notte’, titolo di una famosa commedia di Shakespeare, è quella in cui, indossando una maschera, possiamo liberarci da quella che vestiamo tutti i giorni, e magari correre il rischio di incontrare davvero noi stessi. Il travestimento da animale o da albero, l’esaltazione del grottesco, e poi la più tradizionale figura della Vecchia streghesca, la Befana che porta doni o carbone con l’aiuto dei suoi assistenti: i befani, la Lotteria Italia e i doni dei Magi, i licantropi in libertà, i morti, i fuochi e i falò propiziatori. Tutto fa di questa notte una notte speciale: la dodicesima notte, appunto. Quella in cui l’oltremondo entra in contatto con la vita terrena e ciò che era celato si manifesta”.
Claudia Giraud
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