Come impatterà l’Intelligenza Artificiale sul mondo della musica?
Il futuro della musica potenziato dall’ AI e dalle tecnologie emergenti: innovazione, creatività e nuovi modelli di business
La musica, una delle forme d’arte più universali e amate, sta vivendo una trasformazione senza precedenti grazie all’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) e delle tecnologie emergenti come la realtà aumentata, mista e realtà virtuale, piattaforme di Metaverso e Web3. Questi strumenti stanno ridefinendo il modo in cui la musica viene creata, distribuita e vissuta, offrendo opportunità senza pari per artisti, fan e professionisti dell’industria musicale.
Musica e AI: nuovi Modelli di Business
Le tecnologie emergenti stanno consentendo agli artisti di riconquistare il controllo creativo ed economico sulla propria musica. Il Web 3.0, o web decentralizzato, rappresenta la prossima evoluzione di internet, basata sulla tecnologia blockchain. A differenza del Web 2.0, dominato da piattaforme centralizzate, il Web 3.0 mira a restituire il controllo agli utenti e ai creatori di contenuti. Questa transizione non è solo un miglioramento tecnologico, ma un cambiamento di paradigma che promette di democratizzare il panorama digitale. Per gli artisti musicali, il Web 3.0 apre nuovi orizzonti, consentendo di mantenere la proprietà intellettuale delle loro opere attraverso modelli di gestione decentralizzati. Grazie agli smart contract, gli artisti possono automatizzare accordi di licenza e garantire compensi equi per l’uso delle loro opere su diverse piattaforme, eliminando intermediari e rendendo i processi più trasparenti. Inoltre, la blockchain consente di creare NFT (token non fungibili) che rappresentano asset digitali unici, come tracce esclusive, memorabilia o persino esperienze personalizzate.
Musica e AI: qualche esempio
Ad esempio, DJ 3LAU ha venduto un NFT per un concerto privato, ricavando 11,6 milioni di dollari, mentre Tyler, The Creator ha utilizzato gli NFT per offrire esperienze dietro le quinte per 15.000 dollari. Il Web 3.0 non si limita alla monetizzazione; promuove anche una connessione più profonda tra artisti e fan. Le piattaforme decentralizzate come Dreams Never Die Gala Music e Audius utilizzano la blockchain per garantire trasparenza e una maggiore partecipazione diretta degli artisti nei profitti. Questo approccio, basato su tokenizzazione e smart contracts, permette una distribuzione più equa delle royalties e una nuova modalità di interazione con i fan. Royal, invece, consente di condividere royalties tra artisti e fan, rafforzando la loro collaborazione e offrendo un modello sostenibile per il futuro. Il Web 3.0 non sta solo trasformando il modo in cui creiamo e fruiamo la musica, ma sta ridefinendo i modelli di proprietà e coinvolgimento nel settore, ponendo gli artisti al centro di un ecosistema più equo e partecipativo.
Coinvolgimento del Pubblico e Generazione Z
La Generazione Z, sempre più attenta a autenticità e sostenibilità, rappresenta una nuova frontiera per l’industria musicale. L’uso di tecnologie immersive come la realtà virtuale e aumentata crea esperienze uniche che catturano l’attenzione di questo pubblico. Ad esempio, concerti virtuali su piattaforme come Fortnite e Roblox hanno dimostrato come sia possibile abbattere le barriere geografiche e democratizzare l’accesso agli eventi live, trasformando il concerto in un viaggio immersivo dove lo spettatore diventa co-creatore. Un esempio unico e innovativo è rappresentato daHOTTIEVERSE, un progetto che combina, realtá virtuale e musica live, ora disponbile sulla app di MetaQuest. Creato dalla popstar Megan Thee Stallion in collaborazione con AMAZE VR piattaforma specializzata nel realizzare concerti in VR, “Enter Thee Hottieverse” è stato un tour musicale nei teatri in realtà virtuale che ha toccato 10 città. Durante questi concerti, il teatro ha assunto un ruolo completamente nuovo, ogni partecipante ha ricevuto un visore VR, mentre il sistema audio surround del teatro ha garantito un’esperienza sonora di alta qualità, arricchita da un tocco personale e immersivo. L’evento ha attirato oltre 15.000 spettatori complessivi, registrando il tutto esaurito in ogni location. Secondo le stime di McKinsey & Company, entro il 2026 il metaverso potrebbe raggiungere un valore di 5 trilioni di dollari, con un impatto sull’e-commerce compreso tra 2 e 2,6 trilioni di dollari.
Musicisti e Intelligenza Artificiale
Artisti come Travis Scott e Ariana Grande, ne hanno già esplorato il potenziale con un enorme successo. Questo approccio, che mescola creatività e tecnologia, non solo ridefinisce il concetto di evento musicale, ma rappresenta un nuovo modello di coinvolgimento per il pubblico, basato su una maggiore interazione e personalizzazione. I mondi virtuali permettono di creare un senso di comunità tra i fan, unendo persone con interessi simili. Inoltre, grazie a funzionalità social come chat room, meet-and-greet virtuali e esperienze collaborative, gli artisti possono interagire più a fondo con il proprio pubblico, creando legami più stretti. La Generazione Z è particolarmente attratta da queste esperienze, rendendole ideali per conquistare un pubblico giovane e tech-savvy.
L’Intelligenza Artificiale nella Musica: Una Rivoluzione Creativa e Personalizzata
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale (AI) nella musica sta rivoluzionando il modo in cui la musica viene creata, distribuita e personalizzata. Strumenti come Suno AI, permettono di generare melodie, armonie, e persino composizioni complete partendo da input dell’utente o da modelli appresi da brani esistenti, accelerando significativamente il processo creativo, democratizzando la produzione musicale e consentendo anche a chi non ha formazione musicale di creare canzoni di alta qualità. Anche le piattaforme di distribuzione si stanno adattando per accogliere questi nuovi contenuti. Alcuni servizi come DistroKid permettono di distribuire musica creata con l’intelligenza artificiale senza troppi ostacoli, sebbene ci siano preoccupazioni riguardo la stabilità degli account. Unchained Music, d’altra parte, offre servizi di distribuzione gratuiti, consentendo agli artisti di mantenere il 100% delle loro royalties, con un focus sul supporto degli artisti indipendenti.
L’intelligenza artificiale sta anche migliorando il modo in cui gli ascoltatori interagiscono con la musica, grazie a algoritmi che analizzano le preferenze e le abitudini di ascolto degli utenti, può creare playlist personalizzate e consigliare tracce in base ai gusti individuali. Ma la personalizzazione non si limita solo a raccomandazioni musicali: artisti come Taryn Southern hanno sperimentato con l’IA per creare album interi. Il suo progetto pionieristico I Am AI, in cui ha collaborato con scienziati e ingegneri per creare musica tramite algoritmi, ha sfidato le tradizionali concezioni di creatività. L’album ha riscosso un enorme successo, con il singolo “Break Free” che è entrato nelle classifiche Top 100 e ha accumulato milioni di stream online. Un altro esempio interessante è Life Support, un brano musicale interamente composto e creato dall’intelligenza artificiale, il cui videoclip immersivo è stato realizzato in 360°.
Musica e AI: successi Virali e Rischi Etici
Un caso di grande rilevanza sui social è rappresentato dalla canzone “Heart On My Sleeve”, che utilizza l’IA per clonare le voci di Drake e The Weeknd. La traccia, creata da un misterioso produttore @ghostwriter, simula i due artisti che cantano. In soli 3 giorni, la canzone ha accumulato oltre 8,5 milioni di visualizzazioni su TikTok e 254.000 ascolti su Spotify. Questo fenomeno ha suscitato ampie discussioni non solo sul futuro della musica, ma anche sull’autenticità e sulle implicazioni etiche legate all’uso dell’IA per emulare voci di artisti famosi, sollevando preoccupazioni riguardo al rischio di deepfake. Questo rappresenta un esempio di come la tecnologia possa essere usata in modo controverso, sollevando la questione se l’uso di voci generate dall’IA senza il consenso degli artisti sia eticamente corretto. Mentre l’uso dell’IA nella creazione musicale può aprire nuovi orizzonti, permette agli artisti di esplorare modalità creative uniche, e offre agli ascoltatori esperienze musicali altamente personalizzabili, la simulazione vocale può essere usata per creare brani falsificati, alterando le intenzioni originali degli artisti e mettendo in discussione il concetto di autorialità nella musica.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale nella musica è ancora in evoluzione, ma è chiaro che le sue applicazioni necessitano di un quadro etico solido, per evitare la creazione di contenuti che potrebbero essere dannosi o ingannevoli. Gli artisti hanno ora accesso a strumenti che non solo espandono le loro capacità creative, ma permettono loro di connettersi in modo più personalizzato con il pubblico, aprendo possibilità senza precedenti nel mondo della musica. Tuttavia, è essenziale che l’industria musicale sviluppi linee guida chiare per l’uso di queste tecnologie, tutelando sia la libertà artistica che i diritti degli individui.
Musica e AI: un Futuro Ricco di Possibilità
Nei prossimi anni, possiamo aspettarci esperienze sempre più avanzate e personalizzate grazie alla realtà aumentata. Una ricerca recente di PwC, condotta su oltre 1.000 aziende, dimostra che oltre all’IA, anche AR e VR giocano un ruolo centrale nei piani strategici delle grandi imprese. Gli investimenti previsti per quest’anno riflettono questa tendenza, con una ripartizione del 58% per l’IA, 46% per l’IoT, 35% per la VR e 34% per l’AR.
Le tecnologie emergenti stanno creando un ecosistema musicale più inclusivo, accessibile e creativo. La tokenizzazione consente una suddivisione più equa della proprietà intellettuale, mentre l’IA e il Web 3.0 aprono nuove strade per la creazione, distribuzione e promozione musicale. In questo panorama in rapida evoluzione, la collaborazione tra uomo e macchina, l’adozione di esperienze immersive e l’uso di modelli decentralizzati rappresentano il futuro della musica. Un futuro che non solo valorizza l’artista, ma mette il fan al centro, creando un dialogo più diretto e significativo. il futuro della musica non sarà solo una questione di ascolto, ma un’esperienza multisensoriale e dinamica, in cui artista e pubblico collaborano grazie al potenziale dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie immersive.
Elisabetta Rotolo
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