Gli appuntamenti di arti performative da non mancare a inizio febbraio 2025
Festival, nuove tendenze, danza, performing art: ecco il carnet degli appuntamenti da non perdere da Milano a Torino fino a Modena
Sabato primo febbraio si apre l’ottava edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts, festival che porta in scena artisti e compagnie, italiani e soprattutto internazionali, esemplificativi di linguaggi e tendenze emergenti nel poliedrico territorio delle arti performative. Un’altra rassegna, la torinese Palcoscenico Danza, esplora, invece, l’arte coreutica, nelle differenti declinazioni proposte da coreografi più o meno affermati. Caratteristica, quest’ultima, che contraddistingue i nomi degli autori del nuovo trittico realizzato dal Centro Coreografico Nazionale /Aterballetto, ovvero i celebri Crystal Pite e Angelin Preljocaj e il più “giovane” Diego Tortelli. E due maestri del teatro italiano, Marco Paolini e Marco Martinelli, sono protagonisti di questi primi mesi del 2025, il primo con il nuovo spettacolo Darwin Nevada, il secondo con l’inizio della tournée dell’ultimo lavoro, Lettere a Bernini. Infine, a Modena, il Teatro dei Venti propone il suo potente progetto drammaturgico dedicato alla tragedia classica, Trilogia dell’Assedio.
FOG Triennale Milano Performing Arts Festival
Una serata speciale, con tre prime nazionali e dieci artisti coinvolti, inaugura il primo febbraio l’ottava edizione di FOG Triennale Milano Performing Arts Festival (www.triennale.org) che fino al 15 aprile accompagna gli spettatori a un’appassionata esplorazione delle nuove frontiere delle arti performative, fra teatro, danza, performance e musica. Trentasei gli appuntamenti in cartellone, con protagonisti di primo paino della scena internazionale quali Caroline Shaw, Marcos Morau, Anne Teresa De Keersmaeker, Milo Rau, Claudia Castellucci, Gisèle Vienne, Saburo Teshigawara, Raffaella Giordano, Trajal Harrell, Marlene Monteiro Freitas, Israel Galvan. Voci e linguaggi compositi per riflettere in maniera inedita e creativa sulle grandi tematiche contemporanee: la fragilità della democrazia e della libertà artistica, la centralità sensoriale del corpo, i conflitti familiari, la ricerca di spiritualità e benessere nella relazione con la natura, la rivendicazione identitaria di culture non occidentali. Un’attitudine a interrogarsi costantemente e profondamente sul presente propria di Triennale Milano Teatro – diretta da Umberto Angelini – testimoniata anche dalla recente nomina di Chiara Bersani quale artista associata, accanto al coreografo spagnolo Marcos Morau, per il triennio 2025-27.
Palcoscenico Danza – Torino
Il gioco delle ombre è il titolo scelto per l’edizione 2025 di Palcoscenico Danza (www.tpeteatroastra.it), la rassegna diretta dal coreografo Paolo Mohovich quale parte integrante del cartellone di TPE Teatro Astra di Torino. Fino all’11 maggio prime nazionali e creazioni proposte tanto da eccellenze della scena contemporanea quanto da talenti emergenti. Fra i primi segnaliamo la coreografa e danzatrice Cristiana Morganti, autrice e interprete all’autobiografico Behind the Light; e lo stesso Mohovic, autore della coreografia di Au revoir miroir, spettacolo con la drammaturgia di Cosimo Morleo e la musica originale di Max Fuschetto. Fra i secondi, Nyko Piscopo che, con la compagnia Cornelia, propone una sua personalissima versione del celebre balletto Giselle, tramutato in GisellƏ; e Giovanni Insaudo che, con la compagnia I Vespri, porta in scena Nostalgia.
Trittico d’autore / Centro Coreografico Nazionale/Aterballetto
Il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto (www.fndaterballetto.it) debutta con una nuova proposta artistica, una serata composta da tre coreografi diversi per nazionalità, età e stile, ovvero la canadese Crystal Pite, il franco-albanese Angelin Preljocaj e l’italiano Diego Tortelli. Un trittico che il 6 febbraio inaugura la stagione di danza del Teatro Comunale di Bologna per poi approdare il 9 febbraio al Teatro Galli di Rimini e, il 15 marzo, al Teatro Regio di Parma. I tre pezzi, che compongono una sorta di concerto di danza aperto dalle sonate di Brahms, concluso dal post-rock del gruppo Godspeed You! passando, però, dal Chiaro di luna di Beethoven, sono Solo Echo di Pyte, Glory Hall di Tortelli e il pas à deux femminile Reconciliatio di Preljocaj, tutti danzati dagli impeccabili ballerini di Aterballetto.
Lettere a Bernini / Marco Martinelli e Marco Cacciola
Dopo il debutto dello scorso dicembre, inizia la tournée del nuovo spettacolo del regista e drammaturgo Marco Martinelli, un monologo interpretato da Marco Cacciola e incentrato sulla figura di Gian Lorenzo Bernini e sul rapporto fra arte e potere. Lettere a Bernini (www.ravennateatro.com; www.teatrodellealbe.com) – il testo è stato pubblicato nella collana Teatro di Einaudi – è ambientato il 3 agosto 1667, nello studio dello scultore, pittore e architetto. Un ormai affermato e maturo Bernini inveisce contro Francesca Bresciani, intagliatrice di lapislazzuli che ha lavorato per lui nella Fabbrica di San Pietro e che ha inviato ai potenti committenti dell’artista lettere per denunciarne i mancati pagamenti… Martinelli, che ha scritto il testo con la collaborazione di Ermanna Montanari, spiega così i motivi che l’hanno spinto a indagare la figura del maestro barocco: “Bernini era una figura piena di contraddizioni, capace di violenze e di prepotenze da una parte e capace di momenti, invece, di grande umanità, altrimenti non ci avrebbe regalato tutti i suoi capolavori.” Lo spettacolo, prodotto da Albe / Ravenna Teatro ed Emilia Romagna Teatro, è fino al 30 gennaio a Genova, poi a Milano, Modena, Palermo, Napoli.
Darwin, Nevada – Marco Paolini, Matthew Lenton
Fino al 16 febbraio Il Teatro Strehler di Milano ospita il nuovo spettacolo che l’autore e interprete Marco Paolini ha creato insieme al regista Matthew Lenton e il cui titolo gioca sull’omonimia fra una cittadina statunitense sperduta nel deserto e lo scienziato padre della teoria dell’evoluzione. Darwin, Nevada (www.piccoteatro.org) mette in scena le vicende di cinque personaggi affrontando temi quali migrazioni e confini, scienza e progresso. Due i filoni narrativi che s’intrecciano: da un lato – racconta Paolini – “il furto dei taccuini di Charles Darwin, avvenuto venticinque anni fa all’Università di Cambridge e misteriosamente conclusosi con la loro restituzione, circa vent’anni dopo, senza alcun indizio rispetto a cosa fosse accaduto nel lungo tempo intercorso”; dall’altro, l’avventura di due ragazze che attraversano in camper il deserto del Nevada, dopo essere state travolte da un’alluvione, episodio ispirato all’edizione 2023, caratterizzata da piogge assai intense, del Burning Man Festival, “manifestazione che raccoglie disciplinatamente decine di migliaia di persone, in maggioranza giovani, che provengono da varie parti degli Stati Uniti, e, per un periodo di tempo limitato, scelgono di vivere insieme, di sostituire il denaro con il baratto, di condividere esperienze e creare una comunità ideale”.
Trilogia dell’Assedio /Teatro dei Venti
Dall’11 al 23 febbraio il Teatro della Passioni di Modena ospita il debutto di Trilogia dell’Assedio (www.emiliaromagnateatro.com), l’ultimo progetto drammaturgico realizzato dal Teatro dei Venti con la regia di Stefano Tè e la drammaturgia dell’autore, attore e regista Vittorio Continelli, della poetessa Azzurra D’Agostino e dello stesso Tè. Tre gli episodi: Edipo Re da Sofocle creato all’interno della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia; Sette contro Tebe da Eschilo con gli attori della Casa Circondariale di Modena; Antigone da Sofocle con le attrici della Casa Circondariale di Modena. Il pubblico può seguirli in singole serate oppure partecipare alle maratone previste la domenica pomeriggio, rispettivamente il 16 e 23 febbraio. Così gli autori spiegano la scelta del titolo: “L’assedio del destino, dell’essere inseriti in un solco che sembra ineluttabile, in Edipo Re; l’assedio alla città, la guerra che minaccia, in Sette contro Tebe; l’assedio della ragion di stato e delle convenzioni sociali, in Antigone. Tematiche forti, universali, che hanno implicazioni etiche e morali, domande essenziali che arrivano fino a noi, che la realtà e la vita ci pongono quotidianamente: come agire? Che fare quando tutto sembra perduto? Si può cambiare quello che sembra già scritto? In un tempo assediato come il nostro, in cui lo stato di paura e di minaccia viene costantemente ribadito, indagare ancora personaggi archetipici e stratificati come Edipo, Antigone, Ismene, Polinice, Eteocle, Creonte può essere di ispirazione e guida alle nostre scelte”.
Laura Bevione
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