Immaturi. Con il vuoto intorno
La scorsa settimana abbiamo parlato del declino dei cinepanettoni. Battiamo il ferro, allora. Perché qui la questione della commedia va affrontata con rigore. E un film indecente come “Immaturi” è un buon pretesto.

Guardando in casa nostra, oltre Fantozzi e Nostra Signora Commedia all’italiana generata dalle Loro Eminenze “in penna” Age & Scarpelli, Zavattini, Petraglia… e “in regia” Monicelli, Comencini, Risi, Scola, Germi… e prescindendo dai personalismi (comici) di Moretti, Benigni, Verdone e pochi altri, rimane ben poco.
La commedia si nutre di cattiveria, cinismo, invettiva e sarcasmo, e solo talvolta di grottesco e surreale: fa dunque tristezza come certa cine-scuola toscana si sia rammollita in nome della “felicità”. Rileggiamoci Guittone D’Arezzo e Cecco Angiolieri, mentre si rotolano nella tomba. Forse un titolo occorreva dieci anni fa, sbancando il box office e trionfando nei mercati internazionali (il sintomo dell’anti-dialettismo..): era Pani e tulipani di Silvio Soldini. Non vi era cinismo, ma si muoveva con garbo tra gli anfratti della fiaba ironica.
Prima di comprare “quel” biglietto d’immaturità pensiamo se il medesimo tragico effetto non lo si otterrebbe gratis sul proprio divano, in libero tv-zapping. Allora, forse, potremmo iniziare a desiderare “altro” dal cinema, e questo sarebbe già un progresso.
Anna Maria Pasetti
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The Decline of Cinepanettons
Paolo Genovese – Immaturi
Italia / 2011 / 108’
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