Il pastore del Tocai
“Dean Spanley” è il divertente e ben riuscito adattamento cinematografico della novella comica “My talks with Dean Spanley” dell’autore fantasy Lord Dunsany, pubblicata nel 1936 e ambientata nell’Inghilterra edoardiana.
Nell’Inghilterra dei primi del Novecento, ogni giovedì pomeriggio il devoto e paziente Henslowe Fisk (Jeremy Northam) fa visita al vecchio e burbero padre, Horatio Fisk (Peter O’Toole), nel disperato tentativo di ristabilire con lui un contatto emotivo. Il cuore dell’anziano infatti, provato dalla prematura perdita del figlio minore durante la Guerra Anglo-Boera e della conseguente e subitanea morte della sensibile moglie, sembra avere definitivamente sviluppato una totale insensibilità alla vita.
Un pomeriggio, per cercare di intrattenerlo, Henslowe decide di assistere con lui a una lettura di uno Swami indiano sulla reincarnazione delle anime. Durante quell’incontro faranno la conoscenza del nuovo pastore della comunità locale: Dean Spanley (Sam Neill), il cui amore per il Tocai Imperiale d’annata e i cui stravaganti comportamenti susciteranno la curiosità di Fisk Junior. Sarà l’inizio di una serie di incontri durante i quali il pastore Spanley, catturato dai fumi del prestigioso vino ungherese, racconterà sensazioni ed emozioni della sua precedente reincarnazione in Wag, un Welsh Spaniel di razza: l’amatissimo e fedele compagno a quattro zampe dell’intrattabile Fisk Senior durante l’infanzia…
Dean Spanley è il divertente e ben riuscito adattamento cinematografico della novella comica My talks with Dean Spanley dell’autore fantasy Lord Dunsany, pubblicata nel 1936 e ambientata nell’Inghilterra edoardiana. Girato tra la Nuova Zelanda e l’Inghilterra, il film di Toa Fraser è sorretto dalle performance di un cast strepitoso e dall’ironica e mistica idea che sorregge la trama. Attraverso la reincarnazione canina di Spanley vengono analizzati e (felicemente) risolti i complessi e difficili rapporti tra generazioni lontane e nature apparentemente incomunicabili. La memoria del passato diviene (freudianamente) strumento e chiave per la comprensione del presente e per il suo definitivo superamento. La critica del potere e del suo esercizio nelle relazioni padre – figlio e cane – padrone sono il soggetto di un film ironico, bizzarro e originale, accuratamente ambientato nel periodo storico di riferimento. La sceneggiatura, dell’irlandese Alan Sharp, alterna con eleganza comicità ed emozione, riscrivendo con abilità gli elementi più significativi della novella di Lord Dunsany. La colonna sonora sottolinea e amplifica le atmosfere e lo “stile” di una prova di regia ben riuscita e attentamente confezionata.
Giulia Pezzoli
Toa Fraser – Dean Spanley
Nuova Zelanda-Inghilterra | 2008 | 100’
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #11
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