Lost In Projection. Zombieland
Stufi dei vampiri? E allora noi vi diamo gli zombie. Ancora un film ingiustamente passato in sordina, riscoperto dalla nostra Giulia Pezzoli. Per una serata estiva da brividi.
UNITI SI VINCE
In un’America post-apocalittica popolata da zombie affamati, il giovane e sprovveduto Columbus (Jesse Eisenberg) cerca di raggiungere la città natale nella speranza di trovare i suoi genitori sono ancora vivi. Lungo il viaggio incontrerà prima il bellicoso Tallahassee (Woody Harrelson), alla costante ricerca di merendine Twinkie, il cui sapore lo riporta ai bei tempi passati, poi due furbissime sorelle: Wichita (Emma Stone) e Little Rock (Abigail Breslin) che, dopo averli brutalmente ingannati e derubati, decideranno di unirsi a loro.
Sebbene siano spinti da interessi e motivazioni personali verso direzioni differenti, si renderanno presto conto dell’importanza di rimanere insieme, uniti in una sorta di nuova, (dis)funzionale e stravagante “famiglia”.
AMERICAN (ROTTEN) DREAM
Zombieland è un film decisamente brillante. Scritto con essenziale maestria e ritmo incalzante dagli sceneggiatori di Monsters & Co e diretto con grande abilità da Ruben Fleischer, uno dei registi più attivi per la televisione statunitense, questo “zombie horror” merita sicuramente una menzione d’onore per originalità e militanza politica.
Dalla prima scena del film, in cui una bandiera a stelle e strisce in fiamme viene ripresa capovolta, il lungometraggio di Fleischer si dichiara per quello che è: un affresco satirico del sistema americano, una critica ironica e feroce al suo governo e alla sua cultura (Hollywood inclusa, naturalmente). Certo non mancano sangue, smembramenti e distruzione come in ogni buon horror, ma il centro del film rimane un altro: gli esseri umani (quelli rimasti tali per lo meno). Come il romantico e impaurito Columbus dichiara nel suo breve prologo, infatti: “Ho capito che una nazione non esiste senza le persone. E qui non ci sono più persone”
LUNA PARK USA
Il mondo di Zombieland è completamente distrutto, ridotto a un gigantesco Luna Park (idea affrontata anche nel coevo Adventureland), dove la lotta per la sopravvivenza è anche l’unico modo per sentirsi ancora vivi. Sarà nella Hollywood residenziale dei grandi divi che i quattro protagonisti si rifugeranno per sfuggire agli attacchi degli zombie, scegliendo significativamente la villa di Bill Murray, attore anti-mainstream per eccellenza, miracolosamente ancora in vita. Il suo breve cammeo comico è un piccolo capolavoro nel capolavoro.
Zombieland è, come molti horror, un film dalle forti valenze politiche, ma è anche una commedia brillante, fresca, ben ritmata da una colonna sonora hard rock di grande effetto.
Giulia Pezzoli
Ruben Fleischer – Zombieland
USA | 2009 | 84’ | horror, commedia
Articolo pubblicato in versione ridotta su Artribune Magazine #25
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