L’America sul piccolo schermo
L’estate è un periodo ideale per mettersi in pari con le serie televisive. E allora perché non immergersi in due produzioni d’oltreoceano che descrivono l’America in maniera poco convenzionale?
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Due serie televisive molto poco convenzionali raccontano un’altra America, forse finzionale, con una sua connotazione molto forte che sembra però affondare le sue origini nella letteratura di John Steinbeck o William Faulkner. È un’America selvaggia e incolta, che difende con i fucili le proprie terre e tradizioni, come se il tempo non fosse mai trascorso o come se volesse resistere al passaggio delle stagioni dell’uomo, che affronta con grande scontento la globalizzazione e la grande crisi economica. Reagendo con una certa confusione alla povertà e all’avanzare inesorabile del nuovo capitalismo.
JUSTIFIED
La prima nasce dalla penna di un grande scrittore, Elmore Leonard, e si chiama Justified. Muove i primi passi nel 2010 (l’ultima stagione è del 2015) con una serie di episodi autoconclusivi che hanno come protagonista il Marshall Raylan Givens (Timothy Oliphant) nella Contea di Harlan nel Kentucky, nel suo perenne confronto/scontro con la propria identità legata a questo difficile territorio e con la famiglia Crowder, soprattutto con Boyd (Walton Goggins), sua nemesi. Belli i dialoghi, stupendi i personaggi, ma soprattutto la relazione con la terra e con la crisi che progredisce come un grande nulla, mangiando tutto: gli uomini, le terre, le case, le persone. Avventurieri e manigoldi, grandi aziende e broker promettono ciò che vogliono tutti, ricchezze e lavoro, ma in realtà chiedono in cambio l’anima e l’essenza del luogo, che viene così dai grandi capitali svenduta, sottoposta a spoliazione e cancellata.
OUTSIDERS
È ciò che succede anche sugli Appalachi alla famiglia Farrell, gli Outsiders che difendono il proprio stile di vita fuori dalle regole e il proprio rapporto simbiotico con la natura e la montagna, mentre una potente multinazionale cerca di farli sgomberare con tutti i mezzi, anche aizzando i civili di città, promettendo in cambio a questi ultimi posti e soldi e creando violenza e divisione sociale. Questa serie nata nel 2016 – e ancora in produzione – dalla mente di Peter Mattei, è già un piccolo cult. Il protagonista è Joe Andeson, nei panni di Asa, e il network WGN.
– Santa Nastro
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Articolo pubblicato su Artribune Magazine #35
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