Riapre il Cinema Fulgor di Fellini. A Rimini, nel giorno del suo 98esimo compleanno
L’inaugurazione del cinema amato dal regista riminese rientra nell’ambito del progetto del Museo Fellini, un percorso felliniano nel centro storico di Rimini che un bando appena lanciato trasformerà in realtà.
Dopo un importante intervento di ristrutturazione durato 6 anni, il cinema dove Federico Fellini bambino vide il suo primo film Maciste all’Inferno, riaprirà i battenti. E lo farà a Rimini il 20 gennaio, proprio nella data in cui il regista – scomparso il 31 ottobre 1993 – avrebbe compiuto 98 anni. L’inaugurazione del Cinema Fulgor, ora ridisegnato in stile anni Trenta dal premio Oscar Dante Ferretti, arriva a pochi giorni dalla pubblicazione sul sito del Comune di Rimini del bando – con procedura aperta fino al 28 febbraio – per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva, di progettazione esecutiva e di direzione lavori dell’allestimento del Museo Fellini, il primo al mondo dedicato interamente all’opera e al genio del regista riminese. “La pubblicazione del bando rappresenta un momento fondamentale per la concretizzazione di quel grande e insolito progetto culturale e di riqualificazione urbana complessiva che chiamiamo Museo Fellini”, dichiara in una nota il sindaco di Rimini Andrea Gnassi.
IL MUSEO FELLINI
“Questo progetto, come si ricorderà, ha avuto un sostanzioso contributo da parte del Ministero dei beni e delle attività culturali proprio per la sua particolarità. Un unicum al mondo, nel nome della valorizzazione di uno dei più grandi artisti e intellettuali del Novecento, che deve anche essere volano di un grande impulso sul fronte dell’attrattività internazionale della città di Rimini. Per questo ci attendiamo che al bando partecipino singoli, imprese, associazioni d’impresa sia locali sia nazionali e internazionali”. Il Museo Fellini si articolerà in un quadrilatero ricco di storia e di cultura, con echi di suggestioni felliniane, che prevede un percorso compreso tra Castel Sismondo – la rocca del Quattrocento progettata da Filippo Brunelleschi riprodotta da Fellini all’inizio del film I clowns – piazza Malatesta, il Teatro Galli e Palazzo Valloni, un edificio di origine settecentesca, dove al piano terra ha sede, appunto, il Cinema Fulgor con due sale pronte a inaugurare. La programmazione sarà curata dalla società Khairos srl, i cui fondatori operano nel mondo della cinematografia da 50 anni: un’azienda familiare allargata (fra collaboratori e soci), unita dal suo amore per il cinema, che già porta avanti con successo la gestione del Cinema Settebello di Rimini che per il Fulgor ha in mente un’idea ben precisa.
CINEMA COME PRESIDIO CULTURALE
“L’Amministrazione comunale e la società di gestione Khairos intendono pensare questo nuovo motore culturale della città non solo come cinema di qualità ma come vero e proprio luogo aperto di relazioni”, spiega Elena Zanni della Khairos. “Un cinema che non è solo una sala ma un presidio culturale, un luogo della memoria, un centro d’impulso intellettuale che funzionerà 12 mesi all’anno, dal pomeriggio alla sera. Un contenitore multimediale che ospiterà cinema di qualità, letteratura, retrospettive, dibattiti, nel nome e per conto dell’eredità intellettuale di Fellini la cui celebrazione migliore non può che essere quella offerta da una cultura viva e vissuta”. Infatti, oltre a rassegne, classici restaurati e anteprime italiane, come Fabrizio De André. Principe Libero, la mini serie in due puntate dedicata al grande cantautore genovese co-prodotta da Rai Fiction e Bibi Film, il Fulgor sarà un luogo di cultura eterogeneo, dedicato ai dialoghi con autori, registi ed attori, con interventi formativi di persone che lavorano nel settore, aperto anche la mattina con proiezioni diurne dedicate alle scuole e alle famiglie. Ovviamente, una parte importante della proposta cinematografica del Fulgor sarà dedicata a Federico Fellini, non solo con le retrospettive dedicate alla sua vasta cinematografia, ma allargando la prospettiva di partenza e puntando su tre linee temporali. La prima è quella dei film, dei registi e delle correnti che hanno influenzato o che erano particolarmente apprezzate dal regista (come Roberto Rossellini, John Ford, Charlie Chaplin, il cinema hollywoodiano, i fratelli Marx, Alfred Hitchcock, Luis Buñuel e molti altri); la seconda, invece, include quei registi a lui contemporanei, in particolar modo Michelangelo Antonioni, Ingmar Bergman e Akira Kurosawa, con cui il Maestro si confrontava; infine la terza sarà dedicata a tutti quei registi che da lui sono stati maggiormente influenzati, da Stanley Kubrick a Martin Scorsese.
– Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati