Pete il subdolo. La serie targata Amazon
È firmata da Amazon Prime Video “Sneaky Pete”, la serie tv che conta su due autori di indiscusso successo: David Shore e Bryan Cranston, le menti brillanti che hanno dato vita a “Dr. House” e “Breaking Bad”.
Alla testa di questa serie tv firmata Amazon Prime Video ci sono due grandi del cinema e della televisione internazionale. Uno è David Shore, che ha fatto impazzire il mondo con Dr. House; l’altro è Bryan Cranston, l’ormai mitologico Walter White di Breaking Bad. Con un binomio così alla scrittura/ideazione, non poteva che essere spumeggiante Sneaky Pete, la serie uscita nel 2015 e ancora in produzione.
In Italia il debutto è nel 2017. Il cast è eccellente e vede Giovanni Ribisi interpretare Marius Josipovic, vero nome di Pete Murphy, Margo Martindale, che gli amanti delle serie avevano già apprezzato in Justified, e lo stesso Cranston nel ruolo di Vince Lonighan, l’antagonista. Marius è un truffatore, un gambling man, un uomo che vive sempre sull’orlo della menzogna. Nonostante questo, modi e aspetto lo rendono adorabile, come irresistibile è il senso dell’umorismo che pervade l’intera serie.
UNO STRANO CLAN
Lo svolgimento narrativo vede Marius in equilibrio fra due identità. La prima è quella originale di uomo appena uscito di prigione che deve da una parte salvare il fratello da un creditore feroce e dall’altra rispondere all’agente di riferimento per la libertà vigilata. La seconda è quella di Pete Murphy, ex compagno di cella, cui Marius ha rubato l’identità infiltrandosi nella famiglia che il detenuto non vede né sente da quando era bambino.
I Murphy sono però uno strano clan: lavorano nel business delle cauzioni, in America una realtà, e vivono tutti insieme, nonni e nipoti, tra detti e non detti, ed eventi tragici che hanno attraversato invece la storia della generazione intermedia, quella degli invisibili genitori. Pete si destreggia, ma ogni suo gesto comporta delle conseguenze. Anche sentimentali, dal momento che comincia a immedesimarsi nella nuova vita e ad affezionarsi ai suoi nuovi “cugini”. Tra sensi di colpa e voglia di scappare, la serie tv, con un ritmo serratissimo, tiene lo spettatore incollato allo schermo. Spesso a ridere, perché Sneaky Pete, che assomiglia veramente tanto a Breaking Bad (anche nella regia), a volte fa veramente sbellicare.
‒ Santa Nastro
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #40
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