Cinema e guerra. Jayne Mansfield’s Car

Nuovo appuntamento con la rubrica “L.I.P. – Lost In Projection”, dedicata alle pellicole uscite negli ultimi anni ma che meritano di essere riscoperte. Stavolta tocca a “Jayne Mansfield’s Car” di Billy Bob Thornton.

Morrison, Alabama, 1969. Mentre la guerra in Vietnam continua, con un sempre maggior coinvolgimento delle forze armate americane, nella grande casa coloniale della famiglia Caldwell si combatte un conflitto generazionale. Le relazioni già difficili fra il bilioso patriarca Jim, medico veterano della Prima guerra mondiale, i figli Skip, Carrol e Patrick, tutti ex reduci del Secondo conflitto mondiale, e i figli di questi, nuove potenziali reclute, arriveranno a deflagrare in occasione dell’arrivo a Morrison della salma di Noemi, ex moglie di Jim, accompagnata dai Bedford, la sua nuova famiglia inglese.
È la guerra la protagonista di Jayne Mansfield’s Car. In ogni sua forma e dimensione: dallo scontro generazionale a quello culturale, dai due conflitti mondiali a quello in Vietnam che, come un’ombra ostile, fa da sfondo alle vicende narrate.
Alla sua quarta regia, Billy Bob Thornton ci immerge nelle atmosfere calde e nostalgiche degli Stati Uniti meridionali per mostrarci l’anima mortalmente ferita di due famiglie accomunate da un lutto, ma distanti per tradizioni e cultura. Attraverso una regia solida, asciutta e intelligente, Thornton racconta le contorte dinamiche famigliari, oscillando con abilità tra dramma, ironia e comicità.

Billy Bob Thornton, Jayne Mansfield’s Car (2011)

Billy Bob Thornton, Jayne Mansfield’s Car (2011)

IL CAST

Il film si avvale di un cast eccezionale, tra cui spiccano i due perfetti capofamiglia interpretati da Robert Duvall e John Hurt, e di una sceneggiatura cruda ed essenziale che lascia trapelare l’incapacità di comunicare sentimenti ed emozioni, camuffandoli dietro una scostante asprezza e una pacata crudeltà. Disprezzo, terrore, invidia, delusione, amore e compassione attraversano tutti i personaggi di questa opera corale, facendone emergere tratti e caratteristiche. L’incontro tra i Caldwel e i Bedford, tra la caotica e irascibile America e la fredda e compassata Inghilterra, dà vita a uno scontro divertente ma allo stesso tempo inatteso e violento.
I resti della macchina in cui Jayne Mansfield morì nel 1966, citata non a caso nel titolo, costituisce il centro di uno dei dialoghi maggiormente riusciti del film. La lugubre attrazione, esposta in una fiera locale, si configura come una specie di cassa di risonanza, accomunando e confortando i due protagonisti nel dolore della perdita e ricordando loro che ogni conflitto, di qualsiasi natura esso sia, lascia sempre segni indelebili su chi l’ha vissuto.

Giulia Pezzoli

USA, 2011 | drammatico | 122’ | regia: Billy Bob Thornton

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #42

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Giulia Pezzoli

Giulia Pezzoli

Giulia Pezzoli (Bologna 1978) si occupa di arte contemporanea dal 2003. Ha lavorato per la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, per la 50esima Biennale d'Arte di Venezia, per il Centro d'Arte Contemporanea di Villa Manin e per il MAMbo di…

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