Tutte le novità della 75 Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

Generi e autori costituiscono il vero centro della prossima Mostra del Cinema di Venezia (29 agosto – 8 settembre). Grande attesa per “Il primo uomo”, “Suspiria” e “Capri – Revolution”. L’annuncio di Baratta e Barbera.

Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia, fa gli onori di casa e dà il via alla conferenza stampa più attesa degli ultimi mesi riguardante il cinema. Il suo discorso si volge alla valorizzazione architettonica dei luoghi del festival e dell’archivio della Mostra. È lui ad annunciare che il progetto di rinnovamento della cittadella del cinema continua. La riqualificazione del Lido di Venezia e del Palazzo del Casinò, luogo simbolo della Mostra di Venezia, partirà a seguire la fine di questa edizione. Entrando nel caldo del programma e della definizione della 75esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica la parola passa ad Alberto Barbera, direttore artistico, ma anche l’uomo che ha tenuto la stampa con il fiato sospeso nelle ultime settimane.

CHAZELLE E COOPER

La prima grande notizia è che il Concorso sarà aperto da “First Man” (titolo italiano: “Il primo uomo”) diretto da Damien Chazelle (già regista di “La La Land”, “Whiplash”) e interpretato da Ryan Gosling, Jason Clarke e Claire Foy, prodotto dalla Universal Pictures. “E’ un autentico privilegio poter presentare in prima mondiale il nuovo, attesissimo film di Damien Chazelle”, ha dichiarato il direttore Alberto Barbera. “Un lavoro personale, affascinante e originale, piacevolmente sorprendente al confronto con gli altri film epici del nostri tempi, a conferma del grande talento di un regista tra i più importanti del cinema americano di oggi. Siamo grati alla Universal Pictures per aver accettato di condividere con noi l’apertura della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con First Man”. L’altra bomba sganciata da Barbera per la prossima Mostra del Cinema è “A Star is Born”, l’atteso debutto nella regia del quattro volte candidato al premio Oscar Bradley Cooper, interpretato dallo stesso Cooper e dalla pluripremiata superstar della musica Lady Gaga, nel suo primo ruolo da protagonista in un film.

Paolo Baratta. Photo Andrea Avezzù. Courtesy La Biennale di Venezia

Paolo Baratta. Photo Andrea Avezzù. Courtesy La Biennale di Venezia

GENERE E AUTORI, UNA GRANDE SCOMMESSA

Una mostra non si fa da soli, non la fa da solo un direttore ma si fa insieme tra tante intelligenze, sensibilità e competenze diverse”, afferma Alberto Barbera in prima battuta. “Un’edizione ricca in tanti sensi. Un’edizione curiosa perché con tanti film di genere ma d’autore, come se gli autori avessero capito finalmente che è bene passare attraverso dei codici conosciuti dal pubblico tutto. È questo il segno più caratteristico di quest’anno”. Tra gli eventi principali della 75esima Mostra del Cinema c’è Fuori Concorso un progetto legato tra letteratura e serialità, è “L’amica geniale” di Saverio Costanzo. Fuori Concorso torna Ron Mann con “Carmine Street Guitar”, doc su un piccolo artigiano di chitarre che vive in un posto sperduto, lontano da tutto e tutti, in America. Un film quindi che mostra come nasce il suono. Tra i piacevoli “inattesi e imprevisti”, a Venezia arriva anche “Les Estivants” di Valeria Bruni Tedeschi, un film che sarà la vera chicca del periodo natalizio in Italia distribuito da Lucky Red. Un film come lei, leggero, pazzo e personale.

A Star is Born

A Star is Born

21 FILM IN CONCORSO

La prossima stagione sarà molto ricca e Barbare ha dovuto fare una selezione ristretta per arrivare a 21 titoli. Tra questi: “Doubles Vies” di Assayas una deliziosa commedia formata da due coppie che si incontrano in vari modi, intelligentissima riflessione su come sono cambiate le vite degli intellettuali con l’avvento del digitale; “The Sisters Brothers” di Audiard, western europeo con un cast interamente amaricano tra cui Joaquin Phoenix, riflessione sulla mitologia del genere; “The Ballad of Buster Scruggs” un altro western ma canterino con la regia dei fratelli Coen; “Roma” di Cuaròn, dopo cinque anni il ritorno di un grande regista che racconta una storia personale, che è stata già acquistata da Netflix; “Suspiria” di Luca Guadagnino che presenta il suo film più ambizioso in cui Tilda Swinton veste tre ruoli diversi; “The Favourite” di Lanthimos mostra una storia di rivalità che arriva dalla tradizione inglese; “Capri Revolution” di Mario Martone, forse la fine di una trilogia in cui una giovane pastorella (Marianna Fontana) che vive in condizioni di assoluta miseria scopre una comunità di intellettuali e artisti provenienti da tutta Europa; “At Eternity’s Gate” di Julian Schnabel, ovvero il tentativo di entrare nella testa di Vincent van Gogh.

PRIME SEGNALAZIONI DI SEZIONE

Primo cambio non di rotta ma di nome: la sezione Cinema nel giardino diventa Sconfini e tra i titoli da segnalare: “Il banchiere anarchico” di Giulio Base, “The Tree of Life” di Terence Malick, la prima edizione del film estesa di 180 min, “Magic Lanter” di Amir Naderi un film su Hollywood e “Camorra” di Francesco Patierno. L’apertura della sezione Orizzonti è affidata a “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini e con Alessandro Borghi sulla drammatica vicenda di Cucchi. Un film attesissimo sin dalla sua produzione e che potrebbe promettere bene, lo scorso anno l’italiano “Nico, 1988” ha aperto la sezione e vinto. Sempre in Orizzonti un piccolo grande esordio “Un giorno all’improvviso” di Ciro D’Emilio che a detta del direttore non è un film da sottovalutare.

Margherita Bordino

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Margherita Bordino

Margherita Bordino

Classe 1989. Calabrese trapiantata a Roma, prima per il giornalismo d’inchiesta e poi per la settima arte. Vive per scrivere e scrive per vivere, se possibile di cinema o politica. Con la valigia in mano tutto l’anno, quasi sempre in…

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