Wunderkammer – Le stanze della meraviglia: il documentario nelle sale italiane
Fino al 6 marzo in sala con Magnitudo un nuovo racconto di arte e in questo caso di meraviglia. La macchina da presa porta lo spettatore nelle stanze “segrete” e tra reperti archeologici e oggetti bizzarri.
Wunderkammer – Le stanze della meraviglia non deve essere confuso con il quasi omonimo titolo del film di Todd Haynes. Si tratta del quinto appuntamento della stagione con l’arte e con le produzioni firmate Magnitudo Film. Wunderkammer – Le stanze della meraviglia, diretto da Francesco Invernizzi, mostra reperti, oggetti, cimeli straordinari o assurdi che raccontano il mondo e le necessità dell’uomo. Stanze preziosissime si aprono davanti ai nostri occhi regalando una visione cinematografica unica, a metà tra culto e collezionismo.
PERCHÉ NASCONO LE WUNDERKAMMER
Wunderkammer – Le stanze della meraviglia indaga e mostra un fenomeno tipico nel Cinquecento che ha radici già ben consolidate nel Medioevo e che nei secoli avvenire è sempre esistito, cambiando forma e conducendo allo sviluppo del contemporaneo concetto di museo. Al principio le stanze della meraviglia favorivano le curiosità scientifiche e al loro interno non avevano alcun ordine o metodo. Di queste stanze, oltre al trambusto e ai tantissimi oggetti, colpisce la varietà di forme, materiali, colori. Tutto contribuisce alla meraviglia. In quei tempi, avere una stanza delle meraviglie era fortemente connesso all’idea di possesso da parte dei privati, dei nobili, dei reggenti. Questi oggetti erano classificati tra naturalia e artificialia, quelli che derivano quindi dalla natura come i coccodrilli, le tigri e quelli che riguardano l’originalità, l’unicità, la diversa entità.
NON SOLO MERAVIGLIA ANCHE RARITÀ
Il documentario in 8K, Wunderkammer – Le stanze della meraviglia, distribuito da Magnitudo Film con CHILI è un grandioso viaggio attraverso le camere delle meraviglie che si sono diffuse nell’Europa nel ‘500 e che sono giunte fino a noi, ma anche un percorso nella loro evoluzione. Collezioni meravigliose tra Italia, Francia Austria e Inghilterra diventano in questo film protagoniste non solo di arte ma di storia, di ricerca, di studio e approfondimento dell’uomo, della natura e dell’universo. Negli oggetti che vediamo è nascosta la complessità del mondo e la curiosità del diverso, dell’ignoto, del sogno. Sono stanze di pura ricchezza e non solo materiale. Un documentario che ha una duplice rarità. Da un lato quella degli oggetti, delle stanze colme, dall’altra la straordinaria presenza di intervistati di un certo spessore, membri dell’attuale panorama artistico e museale. Tra gli esperti che parlano e descrivono queste stanze delle meraviglie ci sono infatti i direttori del Poldi Pezzoli e del Mudec di Milano, del Museo di Palazzo Poggi di Bologna, del Sir John Soane di Londra e tanti altri ancora. Il grande mistero di tutta questa meraviglia è che in fondo mai nessuno saprà rispondere a due interrogativi cruciali: da dove vengono questi oggetti e tra quali mani sono passati per arrivare a noi?
–Margherita Bordino
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