Letizia Battaglia e Maupal da vedere nel programma di Domenico Iannacone su Rai3
“Che ci faccio qui”, la nuova trasmissione del giornalista Domenico Iannacone (prodotta da Hangar TV del mitico Gregorio Paolini) porta su Rai3 una serie di appassionanti interviste. La prossima settimana arte e cultura saranno protagoniste.
“In questo nostro percorso racconteremo storie molto variegate. A volte ci sono storie più importanti, a volte le storie possono essere legate a personaggi o a luoghi. La cosa straordinaria è che ogni storia è un pezzo unico, è come un’opera d’arte”. A parlare è il giornalista Domenico Iannacone, che dopo il successo della serie I Dieci Comandamenti torna su Rai3 con un nuovo programma di interviste. Che ci faccio qui, in onda dallo scorso 6 maggio dal lunedì al venerdì alle 20.20, è un format incentrato sulla singolarità dei percorsi umani e cerca di condensare, nella breve durata di 20 minuti, “spaccati d’esistenza, storie di vita, di riscatto e d’ispirazione, scelte che testimoniano grandi atti di coraggio e visioni rivoluzionarie”. Naturalmente, parlando di visioni, ispirazione e coraggio, è difficile non puntare i riflettori sulla figura dell’artista, il cui ruolo spesso richiede scelte di vita radicali e controcorrente. La primissima puntata del programma è stata infatti dedicata a Jago (all’anagrafe Jacopo Cardillo), giovane scultore originario di Frosinone molto noto soprattutto su Internet e autore di un discusso ritratto iperrealista di Papa Benedetto XVI.
STREET ART, FOTOGRAFIA E TEATRO
Dopo alcune puntate che hanno visto alternarsi nomi molto famosi, come quello dello scrittore Andrea Camilleri, a figure meno note (come quella di Gregorio, “un uomo fuori posto, che ha trovato il suo modo di essere libero assieme al suo cane e alle sue pecore sul margine silenzioso della Capitale”), la prossima settimana Che ci faccio qui tornerà a dialogare con il mondo dell’arte. Finita la pausa elettorale, lunedì 27 maggio Domenico Iannacone intervisterà lo street artist Mauro Pallotta, in arte Maupal, famoso per aver realizzato alcuni disegni satirici di Papa Francesco solertemente cancellati dall’amministrazione capitolina. “La street art è la cronaca vera fatta dal basso, il termometro sociale vero” ha raccontato ai microfoni di Iannacone, “le parole scritte o parlate fanno effetto, ma dopo un po’ si dimenticano. L’immagine, invece, resta impressa nella mente”. Segue a ruota, martedì 28 maggio, l’incontro con Letizia Battaglia, una delle più grandi fotografe italiane. Una donna coraggiosa e piena di umanità, che ha raccontato, lungo tutta la sua carriera, la bellezza e le miserie di Palermo e della Sicilia in una sequenza memorabile di scatti.“Mi veniva impedito di fotografare ma io dovevo fotografare, dovevo fare il mio dovere”, ha spiegato in trasmissione, “in quanto donna e in quanto fotografa io dovevo”. Chiuderà la settimana, il 1 giugno, Siamo tutti matti, una puntata speciale dedicata al delicato tema della disabilità mentale. Iannacone condurrà gli spettatori in un luogo eccezionale: il Teatro Patologico di Roma, fondato da Dario D’Ambrosi. Una realtà che dal 1992 cerca di aiutare le persone affette da disagio mentale attraverso la recitazione, spingendole a trovare un modo di comunicare e uscire così dall’isolamento.
– Valentina Tanni
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